Cesena-Inter, Ranieri su Sneijder, Milito e tavolo della pace

Il tecnico nerazzurro parla in conferenza alla vigilia della trasferta contro i romagnoli

CESENA INTER CONFERENZA RANIERI / MILANO – Alla vigilia della trasferta contro il Cesena, il tecnico dell'Inter parla in conferenza stampa. Ranieri parte dal 4-4-2 e dall'eventuale posizione di Sneijder in questo modulo: “Sneijder non va spostato, deve giocare al centro perché è lui il fulcro del gioco. Quando tornerà è probabile che cambierò sistema di gioco”. Sugli avversari, il tecnico nerazzurro dice: “Il Cesena sta attraversando un ottimo periodo di forma, con l'arrivo di Arrigoni stanno attraversando un momento felice: tocca a noi trovare la chiave giusta per aprirli”. 

TAVOLO DELLA PACE – “Non mi interessa nulla: meno se ne parla e meglio è. Abbiamo già dato scandalo nel mondo: stiamoci zitti”.

CAMPIONATO – “Ci sono troppe squadre: giochiamo troppo, non abbiamo mai un attimo di sosta. Ora entra anche la coppa Italia e le cose si complicano. Servirebbe un campionato con meno squadre anche per arrivare megio alle sfide europee. Meno qualità in Italia? Noi abbiamo la nostra cultura che si basa sul non prendere gol, in Spagna si pensa al possesso di palla, a fare un gol in più dell'avversario; in Inghilterra c'è ancora un'altra cultura e se hai dato tutto se stesso i tifosi di applaudono. Non dobbiamo essere troppo esterofili, perché all'estero le squadre italiane nessuno le vuole affrontare”.

SQUADRA – “Credo che un allenatore deve mettere in campo il maggior numero possibile di giocatori di qualità, sempre però tenendo d'occhio l'equilibrio, altrimenti non serve a nulla. Tutti ammirano il Barcellona per il suo gioco offensivo, io però vedo che tutti difendono: questo è il segreto”.

ATTACCANTI – “Sono contento del lavoro che fanno. Certo Milito non riesce a trovare il gol, però siamo anche la seconda squadra per numeri di marcatori. Certo se riuscissero a fare fol sarebbero più contenti loro perché si sentono realizzati quando segnano, però non posso che apprezzare il lavoro che fanno”.

B.D.S.