Mercato Roma, Luis Enrique in bilico. Baldini lo difende, ma il tecnico: “Me ne andrei se…”

La sconfitta contro la Fiorentina potrebbe costare cara al tecnico spagnolo, scaricato dai tifosi

MERCATO ROMA A RISCHIO LUIS ENRIQUE / FIRENZE – Non solo la sconfitta, non solo le tre espulsioni: il pomeriggio nero della Roma è sancito dalla rottura tra Luis Enrique e la tifoseria. Nel corso della partita contro la Fiorentina dal settore dello stadio occupato dai supporters giallorossi sono partiti cori contro il tecnico spagnolo: “Te ne devi anda'“, l'invito rivolto all'ex allenatore del Barcellona B. Una rottura che però salva i giocatori che sono stati incoraggiati anche quando ormai la partita era segnata. La posizione del tecnico giallorosso sembra ora traballare.

ORE 20:30 – La squadra giallorossa arriva alla stazione ferroviaria di Roma Termini dove è attesa da un gruppo di circa 30 tifosi che non hanno esitato, secondo quanto riporta 'laroma24.it', ad insultare la squadra ed in particolare il tecnico Luis Enrique. Solo Francesco Totti ha ricevuto applausi, mentre a DiBenedetto è stato chiesto a gran voce di esonerare l'allenatore spagnolo. 

ORE 19.00 – Nonostante le rassicurazioni pubbliche di Franco Baldini, la posizione di Luis Enrique – confermano indiscrezioni di Calciomercato.it – non é così al sicuro: qualcuno all'interno della dirigenza giallorossa, alla luce soprattutto di molte decisioni e scelte discutibili dell'allenatore asturiano, preferirebbe adottare un immediato cambio in panchina. La paura é soprattutto legata alla squadra: molti giocatori non seguono più le indicazioni del loro tecnico.

ORE 18.05 – Luis Enrique in conferenza stampa: “Se la squadra mi segue? Dovete chiederlo ai giocatori, però a microfoni spenti, altrimenti diranno tutti la stessa cosa. Se anche in caso di sconfitta con la Juve posso pensare alle dimissioni? Non sto qui per soldi o per star seduto sulla panchina, ma perché la società ha dimostrato di credere in me. Se mi accorgo che la squadra non mi segue o seguira' in quel caso quindi me ne andrei”.

ORE 17.55 – Il patron Thomas DiBenedetto abbandona lo stadio col suo entourage. Proseguono i cori dei tifosi romanisti, che intonano: “Luis Enrique, vaff…”: il rapporto tra il tecnico e la tifoseria pare ormai definitivamente compromesso.

ORE 17.40 – Franco Baldini, direttore generale della Roma, ai microfoni di 'Sky Sport': “Rappresentiamo una squadra con un seguito importante, i tifosi hanno tutto il diritto di non essere contenti. Sapevamo che l'impresa non fosse facile, ed ovviamente ogni volta che perdiamo diventa sempre più tosta, ma l'idea era di costruire gioco piuttosto che mettere assieme tanti giocatori. Siamo convinti che questa sia la strada giusta e vogliamo portarla avanti. Non si tratta di certezze, chiaramente oggi c'è dispiacere, per primo l'allenatore non è contento, ma questo rappresenta qualcosa di buono: vale la pena di provarci ancora. Il tecnico non ha mai avuto la possibilità di schierare la formazione ideale, ma questo dimostra che non è un integralista del modulo, che sa modificare in corsa per colpire le lacune degli avversari. Smettiamola con questi continui riferimenti al Barcellona, non è l'unica squadra al momento a cui riferirsi, potremo farlo quando i nostri giocatori avranno la qualità per farlo. In un solo anno non si può raggiungere i blaugrana, ci vuole del tempo, ma è chiaro che ogni sconfitta sembra accorciare questo tempo: noi però proseguiamo il nostro progetto. Osvaldo? Certo che rientra. Dieci giorni di cosa? Si è allenato tutta la settimana. La punizione è stata saltare una partita importante, il che era un segnale importante”.

ORE 17.20 – Ai microfoni di 'Sky Sport', Luis Enrique risponde con un sorriso a chi gli chiedeva se sentisse ancora la fiducia della società.

ORE 17.10 – Al termine della partita persa 3-0 contro la Fiorentina si è tenuto un vertice all'interno dello spogliatoio: presenti Franco Baldini, Luis Enrique e i calciatori. Oltre al tecnico, infatti, la dirigenza giallorossa non ha gradito il comportamento dei calciatori con le tre espulsioni rimediate: un atteggiamento che il direttore generale della società giallorossa non ha apprezzato.

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