Mercato, Capello: “Gli agenti devono stare attenti”. E su Roma e Juventus…

Il tecnico della Nazionale inglese dice la sua sul campionato italiano

SERIE A CAPELLO SCUDETTO / MILANO – Tra i volti noti presenti al Wyscout Forum 2011 non manca Fabio Capello, c.t. dell'Inghilterra ed ex allenatore, tra le altre, di Roma e Juventus. Il tecnico ha rilasciato dichiarazioni anche ai nostri inviati di Calciomercato.it: “Scudetto? Milan, Napoli e Juventus sono le squadre più attrezzate. Gli impegni di Champions League, tuttavia, giocheranno un ruolo decisivo nella corsa al titolo”. Una “spinta” per i bianconeri?

In seguito, Capello ha sostenuto una conferenza stampa. Queste le sue parole: “Compito dell'allenatore è capire i valori dei calciatori e fare mercato in anticipo. Le squadre non devono ridursi all'ultimo momento per comprare un giocatore, e allo stesso tempo consiglio ai procuratori di portare i loro assistiti nelle società che possano valorizzarli, e non di fare scelte puramente economiche. Agli agenti dico: meglio perdere un po' di guadagno nell'immediato ma permettere ai loro assistiti di maturare nei club, perché un calciatore cresce solo giocando“.

“Mercato? La formula del prestito che c'è in Inghilterra è ottima, perché permette al calciatore di maturare. Il doppio mercato è sicuramente utile, perché nella finestra invernale si può rimediare agli errori commessi, ma la tempistica è sempre fondamentale”.

“Stadi di proprietà? Sono importanti. Quando guardo la Juventus mi sento a casa, perché la cornice è fantastica”.

“Roma e Real Madrid? Non è vero che ho sempre avuto budget illimitati. La cosa importante era però capire cosa servisse in determinati momenti. L'anno dello Scudetto giallorosso ho detto a Sensi che per essere competitivi serviva un attaccante, quindi abbiamo preso Batistuta; al Real, invece, abbiamo preso giovani come Gago, Higuain e Marcelo, spiegando al presidente che alla fine sarebbero stati utili. I giovani sono fondamentali per una squadra, li ho sempre avuti e ho sempre accorpato 5-6 elementi della Primavera in prima squadra. Una volta, in amichevole con la Triestina, ritenni Aquilani più pronto di De Rossi, ma durante la partita mi sono reso conto che non lo era, perché non esprimeva il suo valore: quindi ho fatto subentrare De Rossi, che ha dimostrato la sua maturità. Abbiamo capito che Aquilani aveva bisogno di maturare e l'abbiamo mandato in prestito, e oggi non a caso veste la maglia del Milan. La Serie A attualmente è inutile da questo punto di vista, perché i giovani crescono poco, mentre in Inghilterra e Spagna hanno più possibilità“.