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Crisi calcio italiano, ci stiamo riprendendo?

Le italiane convincono in Champions League e la Nazionale si è qualificata agilmente per gli Europei. Il peggio forse è passato.

CRISI CALCIO ITALIANO, CI STIAMO RIPRENDENDO / MILANO – Aspettando la sfida più affascinante, quella che questa sera vedrà i Campioni d’Italia contrapposti alla squadra più forte del mondo, ci si interroga sul momento che sta attraversando il nostro calcio.

Dopo essere stati sorpassati e distanziati dalla Germania nel Ranking UEFA, con Portogallo e Francia che si sono messe in scia pronte ad appropriarsi della quarta piazza continentale, in molti si sarebbero aspettati un tracollo italiano nelle coppe, soprattutto dopo il malefico sorteggia che aveva inserito il Napoli nel peggior raggruppamento possibile. Le delusioni non sono mancate anche in questa stagione, con Palermo e Roma uscite subito di scena in Europa League e l’Udinese bloccata dall’Arsenal ad un passo dall’accesso nel tabellone principale di Champions.

Ma ora qualcosa sembra essere cambiato, si respira aria nuova, aria di ribalta per i nostri club a livello internazionale. Le milanesi hanno raggiunto l’obiettivo minimo con buon anticipo, qualificandosi abbastanza agevolmente per i preliminari. Nonostante la partenza ad handicap dell’Inter targata Gasperini, i neroazzurri sono ora sicuri del primo posto nel loro girone, il che li dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) mettere in una situazione più semplice in vista dei sorteggi. Il Milan ha forse deluso al Camp Nou lasciando agli uomini di Guardiola il comando delle operazioni per l’intera gara, ma si è comunque messo in luce realizzando due gol in casa degli ‘extraterrestri’ e strappando un insperato pareggio, che he garantito forse la spinta giusta per agguantare un passaggio del turno a dire il vero non proprio proibitivo. Fin qui tutto nella norma, anche se, con i tempi che corrono, la certezza di non incappare in brutte sorprese non poteva essere assoluta. A stupire è stato il Napoli della strana coppia De Laurentis & Mazzarri, rivelatosi un ‘animale da big match’ anche in Europa: gli inceppamenti che stanno contraddistinguendo il campionato dei partenopei, specialmente quando sono contrapposti ad avversari dal blasone non eccezionale, nelle magiche notti di Champions si sono smaterializzati, lasciando il posto ad una formazione compatta, battagliera e difficile da affrontare per chiunque. Il trionfo di ieri contro i milionari del City rimette in mano ai campani il loro destino: superando nell’ultimo turno un Villareal privo di Pepito Rossi, l’impresa sarebbe compiuta.  

Il nostro limite resta però l’Europa League, competizione sottovalutata e bistrattata dalle nostre compagini da ormai diversi anni; l’assurdo sta nel fatto che in molti si dannano una stagione intera per accedere all’Europa e, quando l’agguantano, decidono di fare harakiri affrontandola con le seconde linee. Lazio e Udinese sono state finora troppo altalenanti, anche se il giudizio è sospeso, visto che entrambe mantengono intatte le possibilità di proseguire il loro cammino europeo.  

Certo, Barcellona e Real Madrid restano formazioni di un livello superiore, ma per il resto non si scorgono tutti questi ‘squadroni’ capaci di mettere sotto le nostre: in Spagna, alle spalle dei due colossi, la qualità non è eccelsa, come dimostrato dallo zero nella casella punti per il Villareal e dal terzo posto provvisorio del Valencia nel girone E. Nella terra di Sua Maestà ancora nessuno può vantare la qualificazione matematica agli ottavi, anche se Arsenal, United e Chelsea hanno tutte ottime chance, ma di schiacciasassi non se ne vedono, tanto che il City, dominatore della Premier League a suon di scoppole rifilate agli avversari, si è fermato contro la terza classificata dell’ultima Serie A.

Buone notizie anche dalla Nazionale di Prandelli, che dopo aver ereditato un gruppo allo sfacelo umiliato dai semi professionisti in Sud Africa, ha rimesso le cose a posto portando gli azzurri agli Europei e riguadagnando posizioni nel Ranking FIFA. E a chi afferma che il livello è comunque basso, si potrebbe rispondere che un centrocampo a tre come il nostro (De Rossi-Pirlo-Marchisio) è forse secondo solo a quello spagnolo, e che con i titolari Cassano e Rossi fermi ai box il CT ha comunque a disposizione un potenziale fuoriclasse come Balotelli. Certo, in difesa i Baresi, i Cannavaro, i Ferrara, i Nesta e compagnia bella non ci sono più e Gigi Buffon non è più un ragazzino, ma tutto non si può avere…

Siamo fuori dalla crisi? Presto per affermarlo. In fondo al tunnel una luce si scorge, speriamo sia più vicina di quanto previsto.

 

Redazione

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