ESCLUSIVO ARBITRO DE SANTIS CALCIOPOLI JUVENTUS INTER / ROMA – La sentenza di primo grado del processo penale di Calciopoli è arrivata lo scorso 8 novembre alle ore 20.00 e per Massimo De Santis è stata una doccia gelata. L'ex arbitro infatti non si aspettava una condanna (1 anno e 11 mesi), credeva al contrario che avrebbe ottenuto un'assoluzione. Ma De Santis, ex guardia giudiziaria colpito dalle indagini di Calciopoli quando stava per spiccare il volo verso il Mondiale 2006, non si arrende. Intervistato in esclusiva da Calciomercato.it, a margine della presentazione del libro di Antonio Felici 'Le pagine nere del calcio' presso il Futbol Club di Roma, rivela di aver voglia di combattere per far trionfare la giustizia. “La reazione per la sentenza è stata ed è di delusione – le parole dell'ex arbitro ai nostri microfoni – si entra in aula e ci si aspetta che si venga giudicati per le prove”. Perché per De Santis non è andata così: “La decisione è arrivata per via della maggioranza. Le due giudici a latere non hanno giudicato per coscienza. A ripensarci noi abbiamo sottovalutato alcuni aspetti che ci potevano far presagire la sentenza”. De Santis si sta preparando per il secondo grado di giustizia: “Stiamo lavorando per l'appello e ce ne saranno delle belle. Io non mollo niente. La polizia e i magistrati hanno grosse responsabilità”.
MOGGI – “Moggi è stato visto come il mostro ed io il braccio armato – le parole dell'ex fischietto – Ma vorrei far notare che le tre partite per le quali sono stato condannato non riguardano la Juve. E' stato cercato e trovato un capro espiatorio, ci si è concentrati sulla squadra che dava più fastidio, quella più vincente, ossia la Juventus“. Per De Santis non c'era un 'sistema Moggi': “Non era un sistema, semplicemente tutti facevano gli interessi delle proprie squadre. Tutti si sentivano, tutti chiamavano i designatori che a volte se ne occupavano altre volte no. Il più grande millantatore è stato Mazzini“. “Si voleva allontanare Moggi dal mondo del calcio, l'indagine doveva andare così – ha continuato l'ex fischietto di Tivoli – Ma Moggi faceva gli interessi della propria squadra, come tutti. Ci sono le telefonate di Inter, Brescia, Fiorentina, tutti chiamavano e chiedevano…”.
INDAGINI – Per l'ex arbitro troppe cose non sono ancora chiare: “Ci sono state delle indagini abusive. La Boccassini ha bloccato l'indagine che poi è passata a Guariniello, poi a Roma, poi Auricchio…troppe cose, troppe persone. C'è stata una caccia all'untore”.
JUVENTUS – Agnelli, presidente della Juventus, ha preso le distanze dai suoi dirigenti condannati, chiamando fuori la società. “La Juventus non era colpevole, ha avuto la fortuna di avere una grande squadra e i più grandi dirigenti: questa gente dà fastidio in certi contesti”.
RISARCIMENTO INTER – De Santis ha chiesto un risarcimento di 21 milioni di euro all'Inter per sospetto spionaggio: “La cifra l'abbiamo stimata in base a quanto chiesto da Vieri. Anche se quello che ha fatto l'Inter con Pirelli-Telecom non ha prezzo per la sua gravità. Comunque il 13 marzo ci sarà il dibattimento”.
ARBITRI – De Santis non giudica bene l'attuale classe arbitrale: “E' molto scarsa. Prima con la cultura del sospetto si credeva che gli errori fosser volontari, ora si dice che sbagliano per incapacità”.
FUTURO – Massimo De Santis, attualmente è ds del Palestrina, ma per l'articolo 22 bis del FION non può esercitare, in quanto ha subito una condanna. “Io ho già pagato per 4 anni il mio conto con la giustizia sportiva. Devo pagare ancora?”. Nonostante le squalifiche sportive e le condanne penali, De Santis non ne ha abbastanza del calcio. “Il calcio è la mia vita. Non mi dà fastidio tutto ciò perché io sono pronto a lottare, sempre. Mi danno fastidio certe cose di certe telefonate. Ma ci sarà tempo per tutto. Ci sarà tempo per la giustizia”.
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