NAPOLI JUVENTUS: SFIDA SCUDETTO, SFIDA DI CITTA'/NAPOLI – Napoli, città divisa. No, non è il solito servizio sui disagi o le meraviglie della città campana, ma sul clima che si respira in una città combattuta da sempre tra due grandi passioni calcistiche: Napoli e Juventus.
La città partenopea infatti da sempre si divide per la passione per la squadra locale e la Vecchia Signora, in un mix di rivalità e sfottò che rendono Napoli – Juventus una sorta di derby atipico.
Dici anni 80, e pensi a Platini e Maradona, con quest'ultimo sfuggito di un soffio alle attenzioni dei bianconeri e destinato a prendere dal francese lo scettro di giocatore più forte del mondo. Dici anni 90 e pensi ai duelli tra Baggio e Zola, anche in chiave nazionale. Pensi a Ferrara che arriva in bianconero, insieme a Luciano Moggi, per continuare a vincere come ai tempi di Diego. Dici 2000 e pensi alla crisi degli azzurri di inizio decennio e al crollo Juve post calciopoli.
Una storia fatta di emozioni e grandi numeri dieci: da Sivori (che ha giocato con entrambe le maglie) a Zola e Baggio, passando per Platini e Maradona, appunto. Quasi tutti i migliori numeri dieci del campionato italiano degli ultimi 50 anni hanno vestito l'azzurro o il bianconero in quelle che sono state delle sfide sempre affascinanti ed emozionanti.
La fredda Torino contro la calda Napoli, in uno scontro che mette di fronte due volti dell'Italia di oggi e di ieri, tra sfottò, emozioni, polemiche e colpi di magia.
Vucinic contro Lavezzi, Marchisio contro Hamsik, Matri contro Cavani, la grinta di Pepe contro quella di Maggio, Inler e Vidal, due i cui destini si sono incrociati questa estate e le magie di Pirlo: spettacolo e agonismo, per una sfida scudetto d'altri tempi, in uno stadio teatro ideale per clima e atmosfera, che finalmente avrà una controparte “calda” anche in quel di Torino nella gara di ritorno.
Gli addetti ai lavori mettono già le mani avanti: per lo scudetto c'è tempo. I tifosi non possono aspettare: vincere, per essere i padroni della città al lunedì mattina e nelle settimane a venire.
Cinque anni fa il ritorno in A, insieme: Juventus sugli scudi, Napoli ad inseguire. Due anni fa, arrivate a fine ciclo, le parti si sono invertite: la Juventus, dopo aver perso Nedved e con un gruppo logoro, esonerava Ciro Ferrara e metteva in naftalina Jean Claude Blanc per cercare, dopo una breve parentesi con Zaccheroni, una ricostruzione sotto la guida di Beppe Marotta e Gigi Delneri (proseguita quest'anno con Antonio Conte). Il Napoli, in crisi di risultati, scommetteva su Walter Mazzarri (ex allenatore di Marotta nella Samp) e Riccardo Bigon per iniziare il nuovo corso post Edy Reja e Pierpaolo Marino.
Nel mezzo, un flirt tra Marotta e Mazzarri sul finale della scorsa stagione che fece indispettire e non poco il presidente De Laurentiis.
Tra due giorni, la sfida che dirà quale sarà stata la migliore, almeno per una notte: la zebra, o il ciuccio, sperando che il diavolo non ci metta le corna.
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