PALERMO ESCLUSIVO FOSCHI SU PIOLI, ROSSI, RANIERI E ZAMPARINI/ PALERMO – Turbolente. Questo l’aggettivo forse più appropriato, per descrivere le ultime 48 ore trascorse dal Palermo. L’arrivo di nuovi giocatori, l’addio di un importante pilastro delle ultime stagioni come Nocerino, l’avvicendamento alla guida tecnica con l’esonero di Pioli e l’arrivo del giovane Mangia e la mini-contestazione tenuta ieri allo stadio ‘Renzo Barbera’, da parte di una cinquantina di tifosi rosanero nei confronti del presidente Zamparini.
In un intervento a Calciomercato.it, l’ex direttore sportivo della formazione sicula, Rino Foschi, ha cosi commentato il nuovo avvicendamento alla guida della squadra: “Sono rimasto molto sorpreso da quanto verificatosi in questi giorni al Palermo, con il cambio sulla panchina ai danni di Pioli. Subito dopo la partita disputata in Svizzera contro il Thun, che è costata l’eliminazione dall’Europa League, mi aspettavo un malumore da parte del presidente Zamparini, ma sono convinto che l’esonero dell’ex tecnico del Chievo non sia stato figlio dell’uscita dalla competizione europea. Personalmente penso che Zamparini non conoscesse bene Pioli e che vivendo la sua gestione e imparando a conoscere il suo modo di operare, non abbia trovato in lui le caratteristiche che ritiene siano necessarie, in quello che deve esser l’allenatore della sua squadra”.
ZAMPARINI E CELLINO – Quella di esonerare il proprio tecnico ancor prima dell’esordio in campionato però, non è soltanto una pratica adottata dal presidente rosanero. Ancor prima infatti in questa stagione, il suo collega al Cagliari Massimo Cellino, aveva pensato bene di rimuovere dall’incarico di tecnico della sua squadra Roberto Donadoni, senza neanche una partita di campionato al suo attivo. Foschi commenta cosi questo inusuale fattor comune tra i due massimi dirigenti societari: “Credo che quella di mandar via l’allenatore prima dell’inizio del campionato, sia una scelta motivata da un doppio interesse. Da una parte quello societario di affidare la squadra a un tecnico che possa magari garantire alla stessa, un rendimento diverso rispetto a quello del suo predecessore, con il quale si ritiene chiuso il rapporto lavorativo. In seconda battuta vengono anche curati gli interessi del tecnico esonerato che, non avendo guidato la squadra in nessuna partita di campionato, mantiene cosi intatta la possibilità di sedere sulla panchina di un’altra formazione nella stessa stagione”.
ROSSI E RANIERI – Via Pioli, il futuro prossimo del Palermo prende il nome di Devis Mangia. L’ex allenatore della Primavera rosanero infatti è stato promosso dal patron rosanero a tecnico della prima squadra, con lo stesso Zamparini che però, non ha nascosto di attender risposta da due tecnici di importante caratura come Delio Rossi e Claudio Ranieri. Foschi però non crede in un possibile futuro rosanero da parte di uno dei due allenatori: “Ritengo difficile che uno tra Rossi e Ranieri possa approdare sulla panchina del Palermo in questa stagione. Ranieri dopo la sua uscita da allenatore della Roma, ha sempre espresso la sua preferenza verso una possibile collocazione su una panchina all’estero. Quella di Rossi è una situazione che a Palermo ho vissuto ai tempi di Guidolin, con il tecnico che viene esonerato e richiamato più volte. Credo però che il modo in cui si siano lasciati a fine stagione i due protagonisti della vicenda, non permetta di maturare molto ottimismo su un possibile ritorno dell’ex allenatore della Lazio”.
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