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CM.IT racconta la storia del calcio, gli scandinavi dettano legge

Scudetto alla Juve. Nasce il Gre-No-Li milanista.

STORIA DEL CALCIO 32, GLI SCANDINAVI DETTANO LEGGE / Laveno Mombello (VA) – Dopo la sciagura di Superga, il movimento calcistico italiano è chiamato a rialzare la testa, dovendo tra l’altro difendere il titolo mondiale nell’edizione iridata del 1950. Sono pasati ormai undici anni dal trionfo di Parigi e di quella rappresentativa non c’è più traccia; la ricostruzione era stata portata avanti da Pozzo prima e Novo poi basandosi sull’ossatura del Grande Torino. In buona sostanza, si riparte da zero.

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La prima gara degli azzurri senza i campioni granata è un illusorio successo a Firenze contro l’Austria: 3-1 il finale con reti italiane di Cappello, Amadei e Boniperti. Le gare successive daranno la reale dimensione della rappresentativa allenata da Ferruccio Novo: solo una vittoria nelle quattro tappe di avvicinamento al mondiale brasiliano.

La Federazione porta a tre i giocatori stranieri tesserabili da ogni squadra, le formazioni di punta ne approfittano attingendo in particolare al mercato scandinavo. In campionato la sfida per il titolo del 1949/50 vede protagoniste Juventus e Milan. Sulla panchina bianconera siede il tecnico inglese Jesse Carver; si distingue la coppia danese composta da John Hansen e Karl Aage Praest oltre alla sempre più splendente stella di Giampiero Boniperti; Carlo Parola garantisce la giusta solidità difensiva. Da sottolineare anche l’ottimo rendimento di Rinaldo Martino, mezz’ala argentina che resterà solo un anno a Torino prima per fare rientro in patria.

Il Milan completa il suo trio svedese acquistando Gunnar Gren e Nils Liedholm che insieme a Gunnar Nordahl vanno a formare il famoso Gre-No-Li. Gren e Liedholm fungono da mezz’ali nello scacchiere rossonero, pronti ad innescare quell’infallibile bombardiere che si dimostrerà essere il potente Nordhal. L’allenatore è l’ungherese Lajos Czeizer, vecchia conoscenza del calcio italiano (Udinese, Faenza e Catania nel suo curriculum); l’approdo di Czeizler a Milano è caldeggiato dallo stesso Nordhal, già suo giocatore nel Norrköping, club di provenienza anche di Gren.

Pronti via ed è subito la Juve a scattare in avanti con sei successi consecutivi. Grazie al vantaggio accumulato nelle prime battute del torneo, i bianconeri riescono a mantenersi davanti al Milan fino in fondo, nonostante la batosta subita a Torino nello scontro diretto del 5 febbraio, quando i rossoneri espugnano il campo avversario con un clamoroso 1-7. E’ solo un episodio: Boniperti e compagni non si scompongono minimamente e dopo il passo falso infilano otto vittorie una dietro all’altra, ribadendo con autorità la loro supremazia.  Lo scudetto numero otto della Juve è conquistato matematicamente superando alla terz’ultima giornata il Bologna.

Il Milan chiude con un ritardo di cinque lunghezze, davanti a Inter, Lazio e Fiorentina. Dignitoso sesto posto per il primo Torino del dopo Superga; una Roma attanagliata da pesanti problemi economici riesce a salvarsi grazie a soli due punti in più del Bari, retrocesso insieme al Venezia. E’ un campionato nel quale le prime segnano reti a valanga: 99 l’Inter, 100 la Juventus e addirittura 118 il Milan.

Gunnar Norhal stravince la classifica dei marcatori, mettendo a segno 35 gol, che gli valgono il record assoluto per i campionati di Serie A. Graduatoria che parla straniero, con score importanti anche per l’interista Nyers (30), lo juventino Hansen (28) e l’argentino del Torino Benjamín Santos (27).

Curiosità. Il 15 gennaio 1950, all'ottantesimo minuto di gioco di FiorentinaJuventus, Carlo Parola salva un gol quasi fatto spazzando la sua area con una magistrale rovesciata. Un gesto tecnico eccelso, che gli varrà l’immortalità nell’immaginario calcistico italiano (e non solo). La foto verrà infatti scelta dalla ‘Panini’ come copertina per il famoso album di figurine, con più di 200 milioni di copie stampate in tutto il mondo negli anni a seguire.

 

Redazione

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