CALCIOSCOMMESSE PAOLONI / CREMONA – Ore 19.31: “Non ho mai drogato i miei compagni” sono queste le parole di Marco Paoloni interrogato per più di sei ore del pm Di Martino. L'ex portiere della Cremonese avrebbe negato le accuse di combine, affermando però la conoscenza dei vari gruppi organizzati. Paoloni ha inoltre confermato le conversazioni tramite Skype con il gestore dell'agenzia di scommesse sotto falso nome di Daniele Corvia. L'avvocato di Paoloni, Emanuela Di Paolo, ha dichiarato: “Ha chiarito la sua posizione negando ogni responsabilità in merito alla somministrazione dell'ansiolitico ai compagni di squadra. Durante l'interrogatorio teneva in mano le foto di moglie e figlia”. Novità: nei prossimi giorni verranno ascoltati dal pm anche le testimonianze di Cristiano Doni e Stefano Bettarini, mentre lunedì prossimo sarà a colloquio con il procuratore federale della Federcalcio Stefano Palazzi.
Ore 18.50: Il Gip di Cremona, Giulio Salvini, in accordo col pm Di Martino, ha accolto le istanze di scarcerazione per alcuni indagati. Tra di loro ci sarebbe anche l'ex giocatore della Fiorentina Bressan, che ottiene così la libertà assoluta dai domiciliari; i commercialisti di Beppe Signori agli obblighi di firma; il ds del Lumezzane Giorgio Buffone passa dal carcere ai domiciliari, così come Francesco Giannone e Giancarlo Parlato. Domani verranno decise le richieste di Erodiani e Pirani. Intanto nuove piste: un calciatore del Lumezzane avrebbe infatti denunciato il presunto tentativo di combine nella partita di Lega Pro Lumezzane-Ravenna. Beppe Signori resta invece agli arresti domiciliari: non ha ancora presentato istanza di scarcerazione.
Ore 18.26: E' terminato l'interrogatorio di Marco Paoloni. Il pm Di Martino ha ascoltato le testimonianze dell'ex portiere della Cremonese per circa sei ore e mezzo.
Ore 16.30: Dura ormai da cinque ore l'interrogatorio dell'ex portiere della Cremonese Paoloni, messo sotto torchio dagli investigatori.
Ore 15.25: A margine della conferenza stampa di presentazione dell'accordo tra Rai e Figc sui diritti per le partite della Nazionale di calcio, Giancarlo Abete è intervenuto sul caso calcioscommesse. “É un problema che va contrastato in maniera significativa anche con l'impegno del governo e delle istituzioni, come testimoniato dall'accordo di oggi con il ministro Maroni che instituisce un'unità investigativa centrale. – ha detto il presidente della Figc – Il calcio italiano vive la dimensione di complessità della società nella quale viviamo, è fisiologico che ci siano momenti positivi e negativi ed occorre rafforzare la dimensione di positività e di contrasto nei confronti di un fenomeno improprio a livello di criminalità organizzata o di comportamenti scorretti dei singoli tesserati”.
Ore 14.00: Un'unità investigativa permanente al Viminale, con esperti del ministero dell'Interno e dell'Economia, delle forze dell'ordine, dell'antimafia e del mondo sportivo: è questa la risposta istituzionale allo scandalo del calcioscommesse. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni – al termine del vertice al Viminale con il presidente del Coni Gianni Petrucci e con il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete – annuncia che lunedì prossimo formalizzerà il provvedimento che istituisce presso il Viminale una unità investigativa sulle scommesse sportive, che già alla fine della prossima settimana farà la sua prima riunione operativa “perchè il mondo dello sport e quello delle scommesse non si fermano mai”, sottolinea. All'unità investigativa, spiega Maroni, “sarà affidata l'opera di prevenzione sulle combine, quale centro unificato per raccogliere tutte le informazioni e valutare le segnalazioni dei concessionari a proposito di flussi anonimi per un eccesso di scommesse su singole partite di calcio o altri eventi sportivi. L'attività investigativa sarà invece demandata a un gruppo con rappresentanti di polizia, carabinieri e guardia di finanza che vedrà all'opera esperti dello Sco, del Gico, del Ros e della Dia”, riporta l'agenzia 'Adnkronos'.
Ore 13.50: Il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, Luca Palamara, si è espresso sull'inchiesta del calcioscommesse, augurandosi che “tutto quanto venga fatto possa portare all'accertamento dei fatti e delle responsabilità” e che non ci si basi sulle “sensazioni”. Bisogna poi prestare “grande attenzione a evitare sovraesposizioni mediatiche degli inquirenti”. “Nei rapporti con la stampa ci deve essere equilibrio – ha aggiunto Palamara – senza favorire eccessiva visibilità mediatica del pm nello svolgimento delle indagini”.
Ore 11.25: Paoloni è arrivato in tribunale a Cremona per rispondere alle domande del pm De Martino. L'ex portiere è arrivato a bordo di un furgone della polizia giudiziaria e, in manette, è stato subito accompagnato negli uffici del pubblico ministero.
Ore 7.01: E' arrivato il momento di Paoloni. L'ex portiere della Cremonese, accusato di aver truccato le partite e avvelenato vecchi compagni di squadra, dovrà presentarsi davanti il pm De Martino nell'ambito del processo per il calcioscommesse. A difenderlo il suo avvocato Emanuela De Paolo che chiederà al giudice gli arresti domiciliari: al momento Paoloni è in carcere dove ha potuto solo incrociare la moglie con la figlia di tre anni.
SPUNTA SARTOR – Nel frattempo giungono nuovi elementi e spuntano altri protagonisti, come Luigi Sartor. Il difensore, che si era trasferito nel Sopron, squadra ungherese, insieme a Signori, viene fuori in tantissime telefonate. Nei primi giorni, la procura, non riusciva a collegare il difensore con nessun possibile indagato. Dopo le indagini invece è risalita al fatto che il difensore andò a giocare in Ungheria proprio con Beppe Gol. Entrerà, sicuramente, nell'inchiesta. Secondo il giornale torinese emerge anche un’altra partita: Bari-Chievo 1-2, che sancì la retrocessione dei galletti. La sfida, che vedeva alta la posta in palio, aveva ricevuto quote alte e le attenzioni, verso di essa, erano tante. Intanto Bellavista, tramite il suo legale, sta cercando di far stracciare le intercettazioni visto che sono state fatte per un reato per il quale non sarebbero consentite. Ma alla fine si potrebbe trovare un accordo. Si complica infine, la posizione di Signori e dell’Atalanta. Il primo sta cercando in tutti i modi di dichiararsi innocente; la squadra bergamasca invece potrebbe veramente non riuscire a salire nella massima serie anche perché, quotidianamente, escono intercettazioni nelle quali Doni è l’assoluto protagonista.
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