Genoa%2C+Gasperini%3A+%26%238220%3BNon+si+capiva+piu%26%2339%3B+quale+era+il+nostro+obiettivo%26%238221%3B
calciomercatoit
/2011/01/26/genoa-gasperini-non-si-capiva-piu-quale-era-il-nostro-obiettivo/amp/
Categories: Notizie

Genoa, Gasperini: “Non si capiva piu' quale era il nostro obiettivo”

L'ex tecnico rossoblu torna sull'addio travagliato al club del presidente Preziosi

GENOA GASPERINI CAMPIONATO MILAN JUVE / TORINO – Dal novembre scorso non è più l'allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini, colui che nel 2007 riportò il 'Grifone' in serie A e nelle stagioni successive fece divertire tutti con il suo 3-4-3 tutta corsa e fantasia. Un addio doloroso ai colori rossoblu dopo anni di soddisfazioni: “Ho trascorso anni splendidi – le sue parole a 'Tuttosport' -. Il nostro progetto iniziale tendeva a reperire giovani di prospettiva soprattutto sul mercato italiano, farli maturare e valorizzarli e magari diventare così anche un serbatoio per le rappresentative nazionali. Fino a un certo punto è stato così, poi improvvisamente è cambiato tutto…Il Genoa ha voluto intraprendere un'altra strada. Ok, ma per fare cosa? Io penso che quando resti concentrato sui tuoi intenti tutto procede bene ma quando inizi ad avere velleità diverse dalle tue reali possibilità allora incontri problemi. Quest'anno abbiamo fatto buone partite contro squadre forti, purtroppo abbiamo patito diversi infortuni che ci hanno condizionato. Ma il vero problema è che a un certo punto non c'era più chiarezza d'intenti: non si capiva più quale era il nostro obiettivo. Ogni strategia può andare bene ma dev'essere finalizzata a un traguardo preciso”.

JUVE E MILAN – Gasperini è cresciuto come tecnico delle giovanili bianconere prima di approdare nel calcio professionistico: “La nuova società è stata molto brava nel ripartire e a pacificare l'ambiente. Del Neri ha dato un'identità alla Juve e credo abbia lavorato bene. Per vincere però occorrono grandi giocatori e di conseguenza investimenti ingenti. Ma certi costi vanno a scontrarsi con le esigenze economiche della so­cietà. Io credo che nel tempo la Juve tornerà a primeggiare, soprattutto quando potrà disporre del proprio stadio. Per ora deve cercare di crescere. Comunque non è mai stato detto quanto sia stato sconvolgente per società e ambiente quanto è successo a causa di calciopoli“. Infine, uno sguardo alla capolista: “Il Milan dispone di Ibra uno che riesce a fare una differenza esagerata. Ed è grazie a lui se i rossoneri ora sono i maggiori candidati allo scudetto. Lo svedese con il suo approdo alla corte di Allegri ha trasformato il Milan da una squadra medio alta a una di grandissimo spessore, almeno in Italia. E questo non è un bel segnale per il nostro calcio. Perché una squadra importante non può dipendere totalmente da un solo giocatore”.

 

A.L.
 

Redazione

Recent Posts

DIRETTA Finale Supercoppa Italiana, Napoli-Inter | Segui la cronaca LIVE

Atto finale della Supercoppa Italiana, dopo le semifinali giocate nei giorni scorsi: si contendono il…

2 anni ago

Questo giocatore è davvero sfortunato: ecco chi è il Re degli autogol

Sapete chi ha realizzato più autogol in Serie A quest'anno? Ecco il giocatore, molto talentuoso,…

2 anni ago

Stop al mondiale per club, nuova bufera: denunciata la Fifa

Nuova bufera può travolgere la Fifa: arriva il duro attacco, può saltare il Mondiale per…

2 anni ago

Juve capolista, Inter sotto pressione: “È il Lautaro bianconero”

Dopo la vittoria contro il Lecce, la Juventus si prende momentaneamente la vetta della classifica:…

2 anni ago

Chiesa preoccupa Allegri: la Juve pensa ad un intervento d’urgenza

Chiesa sente ancora male al ginocchio e non riesce ad essere a disposizione di Allegri:…

2 anni ago

Juve, Vlahovic non si ferma più: doppietta con l’Inter di Lautaro nel mirino

La Juventus torna da Lecce con tre gol e tre punti, la vetta della classifica…

2 anni ago