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Gasperini accende la sfida: “Io non ho paura”

L’allenatore dell’Atalanta commenta il successo sull’Empoli e si proietta già al big match di sabato prossimo: Spalletti è avvisato

L’Atalanta torna a vincere sul campo dell’Empoli. La squadra di Gasperini, dopo la sconfitta contro la Lazio, ritrova i tre punti in Toscana.

Gasperini © LaPresse

A ‘Sky’ i tecnico nerazzurro commenta la partita: “Buona prestazione, forse una delle migliori tecnicamente. Anche con il Sassuolo avevo avuto la stessa sensazione poi con la Lazio c’è stato un black-out. Una prestazione del genere serviva”.

Servono anche i gol che Lookman sta facendo con costanza: “Ha segnato cinque gol, ci sta dando molto. Ha dato sempre un contributo importante. Ci siamo subito accorti del suo valore, ha giocato fin da subito”.

Ora c’è il Napoli: “Paura? No, grande ammirazione: è straordinario”. Gasperini continua elogiando la squadra azzurra: “Spalletti per il gioco, Giuntoli per i calciatori che ha preso, l’entusiasmo che c’è. Ora l’importante è che non facciano bene contro di noi: serve una gara importante contro una squadra forte”.

Gasperini: “Zapata? Gol non dipendono dal numero di attaccanti”

Gasperini © LaPresse

Gasperini continua la sua analisi, parlando per Hateboer in gol quest’oggi e del ritorno a pieno regime di Zapata. “Il gol di Hateboer è quello che dobbiamo fare. Siamo partiti in maniera più cinica, ma ora serve la qualità del gioco. Nelle ultime partite avevo visto la squadra in crescita. È una partita che al di là della vittoria ci dà soddisfazione. Quando vinci pensando di aver meritato, sei più felice”.

ZAPATA – “Il numero di gol non è dettato dal numero di attaccanti. Cerchiamo equilibrio. Muriel ha fatto bene, oggi era squalificato. Mi è piaciuto molto Hojlund, è stato una bella spina nel fianco. Partenza buona? Non me l’aspettavo. E’ una stagione particolare, all’inizio c’era il dubbio se puntare sui giovani o mantenendo l’ossatura. E’ stato difficile mettere in panchina giocatori come Malinovskyi o Pasalic. Sono stati bravi i giocatori altrimenti potevano nascere problemi. Il contorno non aspetta altro per creare malumori, noi cerchiamo di migliorarci”.

Bruno De Santis

Napoletano, giornalista professionista dal 2006. Il calcio prima di tutto: poco bravo con i piedi, un po' di più (si spera) con la penna.

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