Le parole di Jose Mourinho in conferenza stampa dopo Roma-Fiorentina
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La Roma debutta in campionato con una vittoria sulla Fiorentina. Faticosa, viste le espulsioni e le occasioni avute anche dai viola. Jose Mourinho, nella conferenza stampa postpartita, si è detto soddisfatto soprattutto del cuore e della reazione, dei tifosi ritrovati. Anche se tatticamente non risparmia critiche ai suoi.
Rispetto a quando ha lasciato la Serie A come l’ha ritrovata?
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Quanto è stata dispendiosa questa partita?
“Io sono stanco e ho giocato solo in panchina, perché la partita è stata intensa. C’è stata molta intensità, è così, loro dopo una partita di Coppa Italia di alto livello, hanno avuto una settimana di preparazione. Per noi anche è stata la seconda, la partita di Trabzon è stata simile, una partita dura. Arrivare giovedì alle 4, giocare oggi su questo campo che è molto migliorato e per cui faccio i complimenti alle persone che ci hanno lavorato, ma non è ancora il top. Però penso che la gente è rimasta davanti alla tv perché la partita era interessante. E la gente qui ha sofferto come tutti noi”.
L’immagine più cara della serata dal punto di vista delle emozioni?
La scelta di schierare dal 1’ Abraham come è nata?
Debutto spettacolare di Abraham, visto che lui non aveva fatto un allenamento completo con la squadra. Come mai non ha avuto esitazioni a schierarlo?
“Si è allenato con noi attraverso lo schermo (ride, ndc). E’ stata una settimana strana per lui, su e giù da Londra, le firme, ma ha fatto un bel precampionato, ha lavorato 5-6 settimane col Chelsea, ha giocato delle partite amichevoli con Arsenal e Tottenham, anche in Supercoppa era pronto per giocare. Non era un problema per lui fare 60-70 minuti. Io oggi ho pensato che sarebbe stato meglio partire con lui, fisicamente è diverso, si può abbassare, con la pressione su Milenkovic e Igor, è forte fisicamente ma anche tecnicamente e poteva giocare con Pellegrini. Shomurodov invece è bravo in profondità”.
Come in Turchia c’è stata la reazione dopo il pareggio: l’anno scorso non era quasi mai successo. Già questo è un bene prezioso che sta creando?
“Che noi stiamo creando, non io. Lavoriamo tutti insieme per questo, ci sono cose che non sono negoziabili. Arriveranno sconfitte e pareggi, così come arriverà giorno in cui giocheremo male male. Ma sono ingredienti che devono esserci sempre, questa mentalità la stiamo creando insieme”.
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