MILAN SUSO / Inizio di stagione piuttosto difficile per il Milan, che non trova continuità ed è già piuttosto lontano dalle prime posizioni. Fallita l'esperienza Giampaolo, il cambio in panchina con Pioli non pare, per il momento, aver giovato più di tanto ai rossoneri. Un avvio complicato in cui è stato coinvolto uno dei giocatori principali, vale a dire Suso. Lo spagnolo fatica a ritrovarsi e ha fatto intravedere soltanto parte del suo potenziale, ammirato negli scorsi anni. Dal suo ritorno agli standard abituali, passano probabilmente le fortune del Milan. In estate, era stato considerato uno dei possibili sacrificabili in sede di calciomercato e anche a gennaio Suso potrebbe lasciare il Milan, ma per ora il Diavolo deve puntare su di lui se vuole ancora sperare in una stagione da protagonista, come dimostra il gol, il primo in campionato, con cui ha siglato una vittoria pesantissima contro la Spal. Conosciamolo meglio nella nostra scheda, analizzandone biografia, carriera e stile di gioco.
Suso, pseudonimo di Jesus Joaquin Fernandez Saenz de la Torre, nasce a Cadice il 19 novembre 1993. Proprio a Cadice inizia dalle giovanili, dove resta dal 2004 fino al 2010, quando viene notato dal Liverpool. Nel settore giovanile dei Reds resta per due stagioni, prima di fare il suo debutto da professionista nella stagione 2012-2013, in cui mette a referto in tutto 18 presenze tra campionato ed Europa League. Per dargli continuità, viene mandato la stagione successiva in prestito all'Almeria, dove gioca 35 gare in tutto segnando 3 reti nella Liga. Ritorna a Liverpool dove però nella prima parte della stagione 2014-2015 non gioca praticamente mai a causa di un infortunio. A gennaio del 2015, viene acquistato dal Milan, ma anche in rossonero fatica ad emergere. In tutto il 2015, soltanto otto presenze in tutto in maglia rossonera. Prima svolta della sua carriera nel gennaio del 2016, con il prestito al Genoa. Sotto la guida di Gasperini, saltano finalmente all'occhio le doti dello spagnolo che in sei mesi e 19 presenze in campionato realizza 6 reti, tra cui una tripletta al Frosinone. I tempi sono maturi per il ritorno al Milan, dove diventa subito uno dei capisaldi del gioco di Montella. Molto bene nella prima parte della stagione 2016/2017, in calando nella seconda, ma autore in tutto di 7 gol e 11 assist, che fruttano ai rossoneri tra l'altro il ritorno in Europa e la Supercoppa Italiana. Rendimento mantenuto costante nelle due stagioni successive, in cui realizza rispettivamente 8 reti e 13 assist e 8 reti e 10 assist.
Contributo in zona gol dunque a dir poco fondamentale, per un giocatore che ha dimostrato ottima proprietà tecnica e nel dribbling. Nelle ultime stagioni ha imparato a usare maggiormente anche il destro, ma è un mancino che ama giocare sulla fascia a piede invertito, per accentrarsi spesso e tentare la conclusione o il passaggio vincente. Giampaolo ha provato a utilizzarlo anche da trequartista, ma la sua 'zolla' rimane quella da esterno destro. In possesso di un ottimo tiro dalla media e lunga distanza, rappresenta un pericolo costante per qualsiasi difesa. Gli fa difetto, come detto, continuità di rendimento a livelli assoluti, ma è un giocatore in grado di fare la differenza. Gli estimatori non gli mancano, per adesso la sua missione è risollevare il Milan.
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