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Milan-Inter, Conte: “Cerchiamo di cambiare le cattive abitudini. Su Lukaku…”

Il tecnico nerazzurro parla alla vigilia della stracittadina

MILAN INTER CONTE DERBY/ Antonio Conte, allenatore dell'Inter, parla in conferenza stampa alla vigilia del derby di domani sera contro il Milan di Marco Giampaolo. Per le ultime notizie sulla Serie A—> clicca qui!

Sulle voci dentro lo spogliatoio: “Sinceramente io penso che in generale l'Inter sia sempre molto chiacchierata, ho riscontrato e mi è stato detto che è normale, ma questa non può essere una scusa, ma è una situazione che non si può accettare. Diciamo normale amministrazione, però altri club sono più bravi a gestire determinate situazioni, abbiamo spazio di crescita sotto questo punto di vista, ci sono grandissime lacune e non rispondere in base agli altri anni. Cerchiamo di cambiare le cattive abitudini tutte insieme”.

Su Giampaolo: “Si merita tutto ciò che ha ottenuto, ognuno di noi ha il suo percorso e lui ha avuto quest'occasione da allenatore preparato e gli faccio i complimenti per questo”.

Sul derby: “Partiamo dal presupposto che giochiamo ogni partita per vincere, però sapete benissimo che ogni match nasconde insidie e difficoltà. La vittoria porta positività, entusiasmo se conseguita nella giusta maniera e non è immeritata. Allo stesso tempo genera rilassamenti e dobbiamo essere bravi a gestire questo tipo di situazioni, a me piacerebbe sempre vincere e gestire il relax”.

Sul pareggio con lo Slavia Praga: “Dei limiti accusati nel passato non voglio parlare, perché penso che non sia giusto. In questi 9 anni, in cui l'Inter non è stata competitiva per vincere qualcosa, è perché ha avuto troppi alti e bassi. Detto questo, abbiamo giocato contro una squadra forte, come ha dimostrato in Europa League e magari sono partite in cui si fa esperienza e abbiamo tanti ragazzi che hanno fatto la loro prima in Champions, altri non hanno ancora 10 presenze nel torneo, questo ti fa capire che comunque l'esperienza conta tanto e dobbiamo essere bravi a migliorarci ed a capire dove abbiamo sbagliato”.

Su com'è allenare l'Inter: “Quello che dice Trapattoni non va mai contraddetto. Sicuramente non è semplice, come dicevo prima, bisogna cercare ed essere capaci di estirpare alcune cattive abitudini, anche fuori dal campo ci sono dei problemi che testimoniano il perché di certe dichiarazioni. Bisogna essere più impermeabili sotto questo punto di vista, non si vince solo nel rettangolo verde, ma anche fuori”.

Su come si sta evolvendo la sua Inter: “Che sia già definita non credo, anche perché abbiamo tanti giocatori che per vari motivi non hanno giocato una partita ufficiale in Champions League, come ad esempio Lazaro. Stiamo lavorando su un'idea ben precisa, cercando di coinvolgere tutti quanti i calciatori, però come dicevo c'è tanta strada da fare, non si possono fare paragoni con la mia prima Juventus, era una squadra che non giocava coppe, ha avuto la fortuna e la sfortuna di non farle, con la possibilità di lavorare di più con i giocatori. Questo è un altro percorso, ci sono similitudini, per via dell'inesperienza di alcuni giocatori, ma poi lo sono diventati negli anni. C'è di buono che qui ci sono dei ragazzi che vogliono lavorare, crescere e fare uno step importante per passare ad essere dei giocatori top”.

Sul razzismo: “Penso che qualsiasi forma di insulto sia un problema, questo esiste in Italia e si va sempre peggiorando. Sono tornato dopo tre anni e ho trovato tantissimo rancore, si scrive solamente per fomentare l'odio o un qualcosa di negativo, ho trovato un paese peggiorato all'ennesima potenza. Siamo colpevoli tutti. E' facile fare degli articoli e mettersi dalla parte della ragione, si fa anche un lavoro in cui si accresce anche l'odio, ma fomentare l'odio non porta da nessuna potenza. Credo che sia diseducativo ciò che sta succedendo in Italia, nascono davanti alla tastiera leggendo odio e questo è brutto”.

Su una soluzione: “Mandare dei messaggi positivi. Penso che i giornali, la comunicazione abbiano un ruolo importantissimo. Quindi continuare su questa brutta onda non è giusto. Ho avuto la fortuna di fare un'esperienza in Inghilterra, se dovessero capitare cose del genere, i colpevoli vengono subito mandati in prigione. Qui si va allo stadio per insultare gli avversari, sarebbe bello concentrarsi sulla squadra, invece il bambino viene e fiuta sempre un ambiente border-line. Ecco che poi in Inghilterra trovi le famiglie allo stadio e qui invece dobbiamo migliorare”.

Su Brozovic e il suo rendimento: “Non credo che la crescita di Sensi possa influire. Rispetto agli anni passati, il croato ora ha due giocatori, dovrebbe avere meno campo da coprire. Stiamo parlando di un ragazzo che sta facendo bene, sono contento di Brozo. Ha dei margini di miglioramento importanti e può diventare uno dei più forti in assoluto e allenandolo giorno per giorno vedo delle potenzialità enormi”.

Su Candreva: “Se vogliamo avere la certezza massima, aspettate l'allenamento tanto esce. Il giocatore ha avuto questo colpo alla schiena, abbiamo ancora oggi per valutare e prenderemo la decisione migliore, tenendo conto di tutto”.

Su Lukaku: “Ha avuto questo problema nel riscaldamento con l'Udinese, ma ora è passata, sta bene ed è apposto”.

Su Sanchez e la sua condizione: “Alexis sta lavorando bene, secondo me sta facendo dei passi importanti in avanti per avvicinarsi ad essere considerato per l'11 iniziale. Ci può aggiungere esperienza anche per la Champions, ci può dare anche un pizzico di cattiveria agonistica, ci stiamo lavorando e son contento di vedere qualche risposta di quelle che stavo cercando”.

 

Giorgio Trobbiani

Giornalista, dalle Marche. Calcio, pallacanestro, tennis e via di seguito: purché ci sia una palla

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