VERONA MILAN CONFERENZA GIAMPAOLO / Dopo la vittoria contro il Brescia, il Milan cerca continuità in casa del Verona: la formazione di Giampaolo prova a riprendere il cammino in maniera positiva alla ripresa del campionato. Il tecnico rossonero parla in conferenza stampa prima della trasferta del Bentegodi: Calciomercato.it segue per voi le sue parole.
ALLENAMENTO – “Sono due settimane in cui ho allenato comunque 7-8 giocatori: loro si sono allenati bene, i nazionali hanno messo minutaggio, sono rientrati bene, qualcuno nella giornata di giovedì. Il bicchiere se è mezzo pieno lavoreremo per riempirlo: ribadisco che sono fiducioso, con il lavoro metteremo a posto molte cose. La squadra mi trasmette fiducia perché lavora bene, con entusiasmo. La squadra migliorerà sempre di più: di questo sono sicuro”.
PRECEDENTI DOPO NAZIONALI – “Non ci ho fatto caso, non è quello che sposta gli equilibri”.
ATTACCAMENTO – “Mi piace molto l'attaccamento dei giocatori, alleno 21 calciatori di campo e sono tutti dentro. La dedizione con la quale fanno le cose mi fa ben sperare, poi so che ci sono tante cose da migliorare ma loro sono partecipi. Devo pensare a rendere la squadra sempre più squadra, trovare equilibrio tra le due fasi. Sono fiducioso, con il tempo miglioreremo”.
PAQUETA – “Con il Brescia l'ho spostato un po' più avanti, può fare entrambe le cose dipende da cosa mi serve. Chi gioca lì deve imparare a fare l'attaccante ma anche il centrocampista: lui ha le seconde caratteristiche, poi deve imparare a muoversi da finto attaccante”.
RISULTATO – “Vincere è importante sempre, al di là del derby tra sette giorni. Il fatto che Verona sia un campo storicamente particolare per il Milan mi interessa poco. La squadra deve giocare per vincere sempre e per chiunque: l'atteggiamento fa la differenza e su questo io sono convinto”.
PIATEK – “In questi giorni mi è piaciuto molto: Piatek non deve pensare soltanto ad attaccare gli ultimi venti metri, deve saper fare tutto, deve essere un calciatore completo. Avevo motivato la scelta di Silva per quel tipo di caratteristiche ma non è detto che Piatek non possa farlo. L'attaccante deve anche palleggiare e tener palla: lui lo sa fare, lo fa in allenamento, deve venir fuori. E' un giocatore completo e deve pensare a giocar bene: il gol viene di conseguenza. Non posso essere ossessionato dal far gol: la rete arriva se giochi bene, se giochi male non viene. Come farlo giocare? Attaccante (ride, ndr).
ESTETA O IMPAZIENZA – “Sono un onesto lavorato della vigna”.
CASTILLEJO – “Mi offendo: è un mio calciatore, mi piace. Giocatori forti? Chi lo definisce, chi può dire se è forte o non è forte. Penso di saper riconoscere giocatori forti da quelli meno forti, ma non esistono giocatori scarsi. E' una squadra giovane e può essere che un calciatore giovane può diventare più forte di uno considerato forte. Il mio obiettivo è costruire una squadra che faccia bene le cose. Può ho il problema degli altri 11 che non faccio giocare: devo essere credibile nei confronti di tutti. Il mio riferimento è la squadra, come lavorano i giocatori. Non guardo alla carta d'identità, l'ingaggio, quanto è costato, altrimenti prenderei credibilità”.
NUOVI – “Prima ho detto che di problemi ne ho 23: 11 giocano, 12 stanno fuori. Non mi interessa questo discorso qui: nel 2020, una squadra composta da atleti di altro livello c'è chi gioca e chi non gioca, non esistono titolari o riserve. Bennacer aveva fatto due allenamenti nella prima partita, non poteva giocare. In quel ruolo ho anche Biglia: uno deve stare fuori. Sono contento di allenare questo gruppo di ragazzi”.
LEAO E DUARTE – “Se giocano loro, due devono stare fuori. Se dovessero cambiare le regole, te li faccio giocare tutti”.
BIGLIA O BENNACER – “Giocherà uno dei due. Poi domani mi chiederà perché uno e non l'altro: se vinco ho ragione io, altrimenti tu”.
REBIC – “Il suo ruolo ideale è a sinistra, ma ha giocato anche a destra e al centro: comunque sta bene sul piano fisico”.
HERNANDEZ – “Ha recuperato bene, ha entusiasmo: dal punto di vista medico le cose sono apposto, deve migliorare la condizione. Domani non giocherà”.
DUARTE – “Migliora, è un ragazzo intelligente, curioso: noi filmiamo gli allenamenti e quotidianamente vuole rivedere le cose, vuole migliorare. Ma non è che mi metto a cambiare i difensori centrali: la difesa è un reparto particolare, arriverà il suo tempo ma Musacchio sta facendo le cose per bene, è un giocatore forte, ha leadership. Ce li avete un po' con chi c'era prima: volete i nuovi, vi piacciono le novità. Non ci sono vecchi e nuovi, c'è il Milan… il Milan!”
VERONA – “Stimo molto Juric, è bravo. I risultati determinano i giudizi, la sua squadra è aggressiva, identità chiara. E' una squadra che va presa con le molle, mi aspetto una partita intensa”.
RODRIGUEZ – “E'un calciatore ordinato, porta a casa sempre il pane. Hernandez è più assaltatore, grande entusiasmo, arroganza fisica. Sono due giocatori diversi, ma sono due ottimi calciatori. Appena mettiamo apposto Hernandez possiamo alternarli”.
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