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Serie A, le PAGELLE del calciomercato

I voti delle squadre di Serie A

CALCIOMERCATO SERIE A PAGELLE / La lunghissima sessione estiva del calciomercato 2019/2020 si è appena conclusa: botti finali, in uscita, per l'Inter che cede Icardi al Paris Saint-Germain, e per Roma, Napoli e Milan, in entrata, che chiudono le trattative per Mkhitaryan, Llorente e Rebic (scambio con André Silva, passato all'Eintracht). Ecco le pagelle della redazione di Calciomercato.it:

ATALANTA 6.5 – Il presidente Percassi, dopo l'approdo della squadra in Champions League, ha regalato rinforzi intelligenti al tecnico Gian Piero Gasperini: asse col Siviglia di Monchi da dove sono arrivati Muriel, Arana e Kjaer, mentre l'esperienza di Skrtel in nerazzurro è durata poche settimane. Interessante il colpo Malinovskyi, mentre sono rimasti tutti i big (da Ilicic a Duvan Zapata), eccezion fatta per Mancini passato alla Roma

BOLOGNA 6.5 – Una vera e propria rivoluzione per il club di Saputo. Il responsabile del mercato, Walter Sabatini, ha portato in dote calciatori interessanti come il giapponese Tomiyasu e certezze come Gary Medel. Bene anche Denswil, mentre mister Sinisa Mihajlovic può lavorare su calciatori di prospettiva come Skov Olsen e Schouten. Riscattato Orsolini dalla Juve, in uscita non si è riusciti a trattenere il cileno Pulgar, passato poi alla Fiorentina. Forse l'unico rammarico di una sessione di mercato decisamente positiva. 

BRESCIA 7 – Delle tre neopromosse è quella che si è mossa meglio in questa sessione di mercato. Balotelli è solo la ciliegina di una torta che vede come ingredienti principali la conferma del blocco che ha conquistato la Serie A – a partire da Tonali, Bisoli e Donnarumma – e l'arrivo di pedine importanti in ogni reparto: da Joronen tra i pali a Matri Ayè in attacco passando per Chancellor in difesa e Zmrhal in mediana

CAGLIARI 7.5 – Giulini ha costruito un centrocampo stellare per Maran: sono arrivati Rog dal Napoli e Nandez dal Boca Juniors, ma soprattutto è tornato in Sardegna Nainggolan in prestito dall'Inter. I rossoblu hanno risposto prontamente agli infortuni di Cragno e Pavoletti andando a prelevare Olsen dalla Roma e Simeone dalla Fiorentina. Fosse arrivato anche un colpo in difesa, sarebbe stata eletta la regina del mercato.

FIORENTINA 6 – Ribery è il classico colpo per riempire lo stadio, tutto intorno prende forma una squadra carica di giovani promettenti, alcuni prodotti del floridissimo vivaio viola. Ranieri, Castrovilli, Sottil, Vlahovic: i veri colpi potrebbero essere in casa. Una scelta coraggiosa, sicuramente in controtendenza, da premiare anche solo per questo. Qualche dubbio sul portiere e sulla sostituzione di elementi-chiave come Biraghi e Veretout e più di un dubbio anche sul centravanti, nonostante Pedro. A Montella l'arduo compito di assemblare un puzzle comunque molto interessante, come abbiamo visto anche contro il Napoli. 

INTER 8 – E' la regina del mercato. Per buona parte sono state accontentate le richieste di Antonio Conte. Via tutti quelli che potevano creare problemi nello spogliatoio: prima Nainggolan, poi Perisic e sul gong anche Icardi. In difesa è arrivato l'esperto Godin a costo zero, doppio rinforzo 'Azzurro' a centrocampo con i giovani talenti Barella e Sensi, mentre in attacco è arrivato il grande pupillo Lukaku, per il quale si è vinto il derby d'Italia con la Juventus, oltre a Sanchez, preso dopo la fumata nera per Dzeko.

Maurizio Russo/Raffaele Amato

JUVENTUS 6 – De Ligt è il fiore all'occhiello del mercato in entrata di Paratici, con l'olandese strappato alla concorrenza di PSG e Barcellona. Ramsey  e Rabiot colpi di lusso a parametro zero per il centrocampo di Sarri. Occhio anche a Demiral, che può essere subito prezioso dopo il grave infortunio di Chiellini. Ma pesano troppo le mancate cessioni, ad iniziare dalla quella di Dybala. Trattative saltate con Manchester United (scambio con Lukaku) e Tottenham, prima del mancato affondo del PSG. Higuain, Khedira e Matuidi da esuberi di lusso a titolari, mentre Mandzukic rischia addirittura di restare fuori dalla lista Champions

Giorgio Musso/Alessio Lento

LAZIO 6 – Operazioni mirate in entrata, concluse in anticipo rispetto agli anni passati, ma senza fuochi d’artificio. Il mercato della Lazio sarebbe da 7, ma alla fine è solo più che sufficiente, perché dei cinque acquisti fatti sono uno è pronto per fare il titolare nella squadra di Simone Inzaghi: Manuel Lazzari. Gli altri (Vavro, Andre Anderson, Jony e Adekanye) per ora sono finiti in panchina. Sulla lista delle cessioni i deludenti Badelj, Wallace, Pedro Neto e Bruno Jordao (questi ultimi tre sono gestiti da Mendes). Per completare la rosa Inzaghi avrebbe voluto un difensore e un attaccante, che però non sono arrivati. In compenso sono rimasti Milinkovic-Savic e Luis Alberto, corteggiati da tante squadre, ma mai oggetto di offerte vere e proprie.

Valerio Cassetta

LECCE 6 – Un mix interessante di giovani e calciatori di categoria, con la scommessa Lapadula da rigenerare dopo anni difficili. La Serie A non è la B, è complicato dire se questi rinforzi potranno bastare per agguantare la salvezza, come insegna il Benevento di due anni fa. Ma di certo non si può dire che, nel complesso, il Lecce non si sia rinforzato. 

MILAN 6 – Via Zapata, Abate, Montolivo, Bertolacci, Mauri, Strinic, Bakayoko, Laxalt e Cutrone, dentro Duarte, Theo Hernandez, Krunic, Bennacer, Leao e Rebic: la rosa del Milan 2019/2020 è certamente più lunga rispetto alla passata stagione. Una rosa che permetterà di non vedere più Calabria impiegato da playmaker ma il salto di qualità nell'undici titolare non sembra essere arrivato del tutto. Di fatto, sulla carta, sono solo tre i nuovi titolari: l'ex Empoli (miglior giocatore della Coppa d'Africa, che andrà prendere il posto dell'unico titolare partito, Bakayoko), l'ex Real e l'ex Eintracht. Il Milan dopo aver inseguito per tutta l'estate Correa ha 'ripiegato' sul croato: un ottimo acquisto, che piaceva anche all'Inter, e che si sposa perfettamente col progetto di Giampaolo. Un colpo di coda finale da parte di Maldini, Boban e Massara, che sono riusciti così a risolvere anche il 'problema' Andre Silva, chiudendo bene un mercato senza molte disponibilità economiche. Un mercato che inoltre non ha visto alcuna partenza eccellente con Donnarumma rimasto a difendere i pali rossoneri nonostante le sirene francesi.

Martin Sartorio

NAPOLI 7.5 –  Il mercato del Napoli è uno dei migliori degli ultimi anni. La rosa partenopea è stata senza dubbio rinforzata e tutti i big a disposizione di Ancelotti sono rimasti al loro posto, eccezion fatta per un Raul Albiol ormai a fine carriera e sostituito alla grande con l’ingaggio di Manolas, che forma con Koulibaly una delle migliori coppie di centrali d’Europa. L’attacco, con l’imprevedibilità di Lozano (colpo più caro nella storia del club: circa 42 milioni) e l’esperienza di Llorente è molto più completo, Elmas a centrocampo promette benissimo e Di Lorenzo si è già fatto valere sulla corsia destra. Cos’è mancato? Il colpo da sogno: stavolta non sono stati rumors incontrollati sui social ad alimentare l’attesa, ma gli stessi addetti ai lavori. Gli inseguimenti falliti per James Rodriguez e Icardi, certificati da diverse dichiarazioni di De Laurentiis ed Ancelotti, lasciano ai tifosi un po’ d’amaro in bocca. Spetterà al campo farlo passare.

Mirko Calemme/Ciro Troise

PARMA 6.5 – Sopra la sufficienza il mercato del Parma. Importanti gli acquisti di Karamoh dall'Inter, Hernani dallo Zenit, e Pezzella dall'Udinese. Pregiato anche l'acquisto di Darmian arrivato dal Manchester United nelle ultime ore utili. Il terzino italiano ha firmato con il club estense un contratto quadriennale. Importante in attacco il ritorno di Roberto Inglese in prestito dal Napoli con obbligo di riscatto fissato a 18 milioni più 2 di bonus. Contattato Skrtel come ultimo rinforzo dopo la rescissione con l'Atalanta.

ROMA 6.5 – In questi anni, la sua regia occulta si è rivelata spesso un danno per la Roma. Ma senza l'aiuto di Franco Baldini, difficilmente Petrachi avrebbe potuto ingaggiare giocatori esperti e vincenti come Smalling e Mkhitaryan, anche se le tempistiche hanno lasciato un po' a desiderare. I due colpi internazionali alzano di molto il voto al mercato del club, dopo una sessione vissuta da assoluto protagonista in uscita ed in entrata. Promosso Pau Lopez, risultano positivi anche gli innesti di Spinazzola (condizioni fisiche permettendo), Zappacosta e Kalinic. C'è invece curiosità attorno all'inserimento di Veretout e di Diawara: quest'ultimo è stato ingaggiato per favorire il trasferimento di Manolas al Napoli alle cifre della clausola. 

Eleonora Trotta/Daniele Trecca

SAMPDORIA 4 – Mai come in questo caso i risultati sul campo sono lo specchio fedele delle incertezze mostrate sul calciomercato. Uno dei primi acquisti è stato, ad esempio, Gonzalo Maroni, abituato a giocare soprattutto sulla trequarti, non certo l'ideale per il 4-3-3 di Eusebio Di Francesco. Sostituire Andersen con Murillo ha indebolito il reparto arretrato, mentre è senza dubbio degno di nota l'acquisto di Emiliano Rigoni, funzionale alle idee tattiche dell'allenatore abruzzese. 

SASSUOLO 6 – Il club neroverde è stato uno dei più attivi, sia in entrata, sia in uscita. Nel tentativo di creare il giusto mix tra esperienza ed esuberanza, la dirigenza emiliana ha puntato su alcuni giovani molto interessanti, come Traoré, puntellando la rosa con elementi di esperienza come Defrel, Chiriches, Obiang e Toljan. Al centro dell'attacco, Ciccio Caputo, strappato al Genoa, può rappresentare senza dubbio l'asso nella manica per una salvezza tranquilla.

SPAL 5.5 – Le differenze con lo scorso anno sono parecchio pesanti: Lazzari, Bonifazi e l'infortunato Fares sono tre grosse falle nella rosa. Sulle fasce sicuramente c'è qualcosa in meno, e sappiamo quanto queste siano importanti nel gioco di Semplici. Complessivamente sembra una Spal un po' più debole, ma occhio al 'cavallo di ritorno' Moncini, rigenerato dall'esperienza al Cittadella. 

TORINO 6 – Mercato pesantemente condizionato dall'assurda trafila dei preliminari di Europa League. Cairo è riuscito a resistere alle lusinghe per diversi elementi, ma in entrata il piatto piange. Laxalt dà varietà sulla sinistra, ma il colpo di reni che fa alzare di mezzo punto il voto in pagella è l'arrivo di Simone Verdi dal Napoli proprio sul gong finale della sessione estiva di calciomercato.

UDINESE 5 – I due svincolati (Jajalo e Nestorovski) dal Palermo, un paio di scommesse (Walace e Ken Sema), il puntello Becao che ha già steso il Milan. Sono anni che l'Udinese ormai si tiene sulla linea di galleggiamento, senza grossi sussulti. E la classifica ogni anno è sempre meno incoraggiante. Attenzione anche quest'anno: per Tudor sarà dura, nonostante l'ottimo avvio. 

VERONA 6 – Non che non siano arrivati nuovi acquisti, anzi. Ma nel mercato del Verona ci sono diverse incognite belle grosse. Veloso e Bocchetti sono ancora quelli di un tempo? Come risponderanno alla Serie A alcuni illustri sconosciuti? Qualche incognita di troppo che potrebbe pregiudicare la permanenza in A, ma di certo non si può non premiare la buona volontà. Occhio a Pessina, Amrabat e Tutino, possibili scommesse anche per il Fantacalcio, mentre il colpo finale è l'arrivo di Stepinski dai cugini del Chievo.

Lorenzo Polimanti

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