VAR AIA RIZZOLI NICCHI / La seconda stagione del Var ha soddisfatto i vertici dell'Aia. Il presidente Marcello Nicchi e il designatore della Serie A Nicola Rizzoli hanno definito positivo il bilancio. E per il prossimo anno, come da informazioni raccolte da Calciomercato.it ci saranno importanti novità.
Tutti promossi, o quasi. I fischietti italiani sembrano aver imboccato la strada giusta e aumentato il feeling con la tecnologia. I dati sono chiari: solo 2 arbitri su 21 sono sotto la soglia dell'8.50, la quotazione corrispondente alla sufficienza, secondo le quotazioni tecniche utilizzate dall'Aia. Nella precedente stagione furono 6, un salto di qualità. Insomma, è aumentata la prestazione del gruppo. “La crescita è avvenuta grazie a procedure che hanno migliorato il rapporto tra l'arbitro in campo e i colleghi nella sala Var e aumentato l'uniformità di giudizio” dice Rizzoli.
Tra le tipologie di episodi, il fallo di mano è quello che desta ancora molti dubbi. E il designatore della Can A spiega: “E' un episodio interpretativo, quindi più difficile da giudicare rispetto ad altri. Stiamo lavorando affinché cambino le regole, per limitare la parte interpretativa e ragionare in maniera più oggettiva”.
La novità più importante per il prossimo anno sarà la formazione di una squadra Var, composta da ex arbitri specializzati. Si va verso la professionalizzazione di questo ruolo. L'ultima parola spetterà sempre dell'arbitro in campo, ma questi avrà il supporto di esperti. In questo modo il margine di errore si ridurrà ulteriormente.
Altro passo importante sarà la centrale Var a Coverciano. Mai più cabine nei vari stadi, ma tutto concentrato in un unico luogo. Dieci le postazioni previste, in quattro di queste possono agire contemporaneamente 7 persone, con conseguente miglioramento della qualità. Inoltre verranno create delle sale riunioni e altre in cui possono recarsi le persone per capire come lavorano gli addetti alla tecnologia. Il progetto c'è, ma deve essere autorizzato dal Comune di Firenze e dalla Figc.
Il presidente federale Gravina ha fatto un appello affinché gli arbitri parlino dopo le partite. E' un obiettivo che Nicchi sta inseguendo, nel segno della trasparenza. L'ipotesi è che i direttori gara si presentino davanti alle telecamere, ma qualche giorno dopo la gara. Sarà utile spiegare le decisioni prese ed ammettere eventuali errori.
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