DIRETTA CONFERENZA GATTUSO MILAN UDINESE / E' già tempo di vigilia per il Milan che, dopo la doppia sconfitta contro Inter e Sampdoria, ha l'obbligo di vincere contro l'Udinese per rimanere attaccato al treno Champions League. Ecco gli estratti della conferenza stampa di Gennaro Gattuso, che Calciomercato.it ha seguito in tempo reale.
Il momento negativo: ''Veniamo da un periodo di risultati negativi, ma ho la consapevolezza di avere un gruppo forte. La squadra ce la sta mettendo tutta, siamo vivi non siamo morti. La squadra sa del periodo ma è pronto a rialzare la testa.
I due episodi dubbi di Sampdoria-Milan: “Non voglio cercare nessun alibi, dobbiamo anche vedere le caratteristiche degli arbitri che ci vengono affidati. Dobbiamo anche saper parlare, protestare e dire qualcosa in più. Dobbiamo crescere anche da questo punto di vista. Dobbiamo accettare le scelte, non possiamo attaccarci alla prestazione dell'arbitro dopo la scontitta di Genova. Dobbiamo fare di più per vincere le partite''.
Il rapporto con Leonardo e Maldini: “Si continua a remare tutti dalla stessa parte. Sono sorridente e tranquillo, non ho parlato con Leonardo e Maldini ma in questi giorni ne ho sentite di tutti i colori. C'è gran rispetto tra noi. Poi se vi piace scrivere quello che volete, continuate pure. Si va avanti, io so quello che si dice tra di noi. Ho l'obiettivo di riportare il Milan in Champions League. Il rapporto tra me e Leonardo è sano, ci saremmo già detti qualcosa visto i nostri forti carattere”.
Il recupero di Caldara: “Si sta allenando da 25 giorni con noi, sta meglio e sta crescendo fisicamente''.
Il ruolo di Bakayoko: “Nel primo tempo ha fatto fatica come tutta la squadra, poi nel secondo tempo ha fatto benissimo anche da mezz'ala. Non è un problema dove giochi lui, ma come vogliamo giocare noi. Ci manca tranquillità ora''.
Il cambio modulo: ''Vediamo, nella testa c'è la volontà di fare qualcosa di diverso. Vediamo domani”.
L'errore di Donnarumma: ''Ci stanno le critiche quando prendi un gol così. Mi è piaciuto che ci ha messo il suo faccione, un anno e mezzo fa non lo avrebbe fatto. Gigio tocca 100 palloni in una partita, ci può stare un errore. Ieri l'ho visto carico, mi è piaciuto anche quello che ha detto Conti. E' un gruppo vivo e questo mi fa piacere''.
Il futuro: ''Ho detto una frase che per come è uscita non la ridirei sicuramente. Io sono fatto così, ho i miei pregi e i miei difetti. Mi piace essere vero, dire le cose come penso. Se penso a come è uscita quella frase, potevo anche stare zitto e non creare problematiche che sono uscite fuori in questi giorni''.
La ricetta giusta per ripartire: ''Vincere. Io sono tranquillo, qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite”.
L'analisi delle ultime partite: “Non si possono solo vedere le cose positive, ma anche quelle che non stanno andando. Noi ci stiamo giocando qualcosa di importante, ci stiamo giocando tanto. Il nostro scudetto è arrivare in Champions League. Noi a Genova potevamo fare gol, avevo questa sensazione nel secondo tempo. Anche contro l'Inter dopo l'1-2. Non possiamo sottovalutare questo aspetto qui. Poi è chiaro che dobbiamo pensare anche al fatto che dopo il primo errore ne combiniamo più di uno. Dobbiamo rimanere tranquilli”.
Udinese spartiacque: ''E' una partita fondamentale che va giocata con voglia e con grande serenità. Sappiamo che dobbiamo vincerla, siamo costretti a vincerla. Dobbiamo entrare in campo con grandissima voglia''.
Cutrone con Piatek? “Vediamo, vediamo domani''.
L'involuzione di Piatek: “Nelle riprese contro Inter e Samp abbiamo creato tanto. Nei primi tempi ho notato pure io che Piatek era troppo solo. Il problema è che sono due partite che andiamo sotto subito e quindi diventa tutto più difficile. Dobbiamo essere più propositivi. E' tutta la squadra che non sta facendo bene nelle ultime uscite. In questo momento vi focalizzate solo su Piatek, ma è tutta la squadra che è meno fluida. Tutti devono dare qualcosa in più, non solo Kris. Se a lui arrivano le palle, ti fa male''.
Biglia e Kessie: ''Ti sorprendi che si sono seduti vicino? Che segnale deve essere? Kessie quando è tornato dalla Nazionale ha abbracciato Lucas. La panchina non è una punizione: è arrivato giovedì e la mattina non si è allenato. E' andato in sede, ve l'ho già detto perché non ha giocato. Perchè vogliamo creare problemi? Hanno sbagliato, hanno discusso e potevano farlo nello spogliatoio, non davanti alle telecamere. Non c'è nessun problema con Kessie. Si va avanti, a livello di punizione non c'è assolutamente nulla''.
Il Milan prima di tutto: ''In questo momento la cosa più importante è il club. Oggi si può parlare di tutto ma sopra il club non c'è nessuno. A me non interessa del mio ego, il Milan è una grandissima società ed è la cosa più importante in questo momento. Sento dire che non vado d'accordo con i miei dirigenti, io so quello che sto dando e quello che il club mi dà. Noi dobbiamo pensare prima al Milan, le altre cose passano in secondo piano''.
Il terzo posto perso contro l'Inter: ''Quando si perde un derby a livello fisico e mentale ti rimane qualcosa. Non possiamo però pensare a quello che è successo, dobbiamo pensare al presente. Dobbiamo pensare a noi stessi, non all'Atalanta, alla Lazio, all'Inter. Dobbiamo pensare all'Udinese e basta''.
L'esclusione di Paquetà: “Voi siete incredibili perché due settimane fa qualcuno mi diceva che lo dovevo far riposare. A me sembra di sognare. Mi avete contestato quando Paquetà giocava sempre, ora che è rimasto fuori per una partita iniziate a scrivere che Leonardo ha litigato con me perché l'ho lasciato fuori''.
Il possibile cambio modulo: ''Lo avete visto a partita in corso, vediamo cosa succede domani. Abbiamo provato alcune situazioni e si può fare. Abbiamo gli interpreti giusti per poter cambiare''.
Solo un risultato a disposizione: “Le parole di Scaloni su un Milan che deve tornare alla vittoria? E' ovvio che anche io la penso così. Non solo il futuro, ma soprattutto nel presente. Abbiamo il dovere di fare meglio, speriamo che domani arrivi questa benedetta vittoria''.
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