ATALANTA MILAN GATTUSO CONFERENZA STAMPA PIATEK CHAMPIONS / Sabato sera a tinte forti in Serie A, con il derby lombardo Atalanta-Milan mai così importante per la classifica di entrambe. I rossoneri sono al quarto posto, ma i nerazzurri seguono ad un solo punto di distanza insieme a Roma e Lazio. Un vero e proprio scontro diretto, insomma, per la qualificazione in Champions League. Il tecnico del Milan Gennaro Gattuso presenta il match: Calciomercato.it ha seguito per voi la conferenza stampa della vigilia.
“Domani ci vorrà l'elmetto, l'Atalanta è una realtà del calcio italiano da anni. Bisogna fare una grandissima partita. Abbiamo lavorato con grande serietà, quello che dobbiamo continuare a fare. Ci vuole carattere e voglia per affrontare la squadra di Gasperini. Stanno raggiungendo grandissimi risultati con questo sistema, bisogna tenere botta e essere tecnicamente preparati. Queste partite ci devono portare a migliorare anche sull'esperienza, è un percorso che dobbiamo fare. Per far crescere i nostri calciatori, dobbiamo passare da questo tipo di partite. Calabria e Rodriguez? Sono cresciuti con passione e voglia di lavorare, di migliorarsi. Ma non ci sono intoccabili, tutti i giocatori devono stare sul pezzo e farsi trovare sempre pronti. Paqueta e Calhanoglu sono molto bravi negli inserimenti e a scambiarsi la posizione in campo, ma dobbiamo insistere e farne ancora di più. Bakayoko può giocare da mezzala, Biglia per caratteristiche deve stare al centro”.
PIATEK E CAPITAN ROMAGNOLI – “L'Atalanta gioca un calcio particolare, unico al mondo. Sono sempre in pressione, non giocano tanto di reparto. È una squadra unica nel suo genere. Noi tecnicamente stiamo giocando bene. È sicuramente una partita importante, fondamentale, ma il campionato è ancora lungo. Loro possono metterci in difficoltà, ma noi possiamo fare lo stesso. Mi aspettavo questo impatto di Piatek, è uno di poche parole. Tante volte mi dà la sensazione che si annoi durante il riscaldamento, ha sempre voglia di giocare e fare gol. Zapata ha più o meno le stesse caratteristiche, dobbiamo fare molta attenzione a questo giocatore. Romagnoli capitano? È molto giovane, ma sta crescendo molto anche sotto questo aspetto. Si fa rispettare, quando parla dimostra sempe grande coerenza, deve continuare su questa strada. Per indossare una fascia, ci vuole responsabilità e Alessio se la sta meritando”.
CORSA CHAMPIONS E GASPERINI – “Le partite bisogna giocarle, non ce ne sono di abbordabili. Pensiamo alla prossima, non al calendario. Dobbiamo giocare con criterio e rispettare gli avversari. Dopo vedremo che partita verrà fuori. Cerchiamo sempre di partire forti, stiamo provando ultimamente a fare qualcosa di nuovo. A livello fisico siamo in un buon momento. Fare risultato domani sarebbe un segnale incredibile, ma ripeto, la strada è ancora lunga. La vittoria, a livello mentale, sarebbe importante per noi. Arriviamo a questo appuntamento in ottime condizioni, la squadra sta bene. Ieri non c'era Abate, ma gli altri sono a disposizione. Ci stiamo comportando come una squadra inglese, i giorni di recupero servono, e ci sta dando buoni frutti questa gestione. Gasperini? Mi piace, fare un qualcosa che fa lui è difficile. Fa giocare la squadra in un modo incredibile, è merito suo. È un qualcosa di nuovo, è un calcio bello fatto di conoscenze, che devi avere dentro”.
FASCINO MILAN – “Non parlo di cose che non mi riguardano (in riferimento all'Inter, ndr), ma posso farlo del mio quotidiano. La cosa che affascina di più è la storia della società, le persone, come si viene trattati dal club, l'organizzazione e 'San Siro'. I giocatori che arrivano notano tutto questo. E chi indossa questa maglia, ha il dovere di riportare il Milan in alto. La fortuna di un allenatore è avere otto-nove giocatori che stanno sempre sul pezzo, che rompono le scatole. Se parla sempre l'allenatore diventa pesante. I gruppi importanti nascono dal rispetto, dal dirsi le cose in faccia, non portarsi rancore. Sono molto contento, perché molti dei miei ragazzi si stanno assumendo delle responsabilità, in campo e fuori”.
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