CALCIOMERCATO NAPOLI GIUNTOLI SARRI / Approdato a Napoli nell'estate del 2016, Cristiano Giuntoli ha fatto il punto sugli anni trascorsi nel club azzurro. Il dirigente ha parlato del sul suo rapporto con De Laurentiis e gli allenatori avuti: “Il presidente spesso mi chiama la mattina presto…e mi dice: sei sveglio? Io non posso che dirgli che se ho risposto è perché lo ero – spiega sorridendo ai microfoni di 'Sky Sport' – Aurelio nei miei confronti ha davvero un occhio di riguardo speciale e mi tratta come un figlio. Mi ha accolto nella sua famiglia, una famiglia splendida. Mio staff? Abbiamo cinque osservatori, chiaramente ci dividiamo i compiti al video e poi si vanno a vedere i giocatori in maniera mirata. Poi incrociamo tutte le informazioni nella nostra chat di WhatsApp e lavoriamo così, in maniera molto semplice e veloce”. Giuntoli ha poi svelato alcuni retroscena su Sarri, Ancelotti e il suo futuro. Clicca qui per gli ultimi aggiornamenti sulla tua squadra del cuore.
Il dirigente del Napoli ha parlato anche del suo rapporto con i collaboratori: “Telefonate notturne? Perché quando mi viene in mente qualcosa, per me quello è il momento giusto. Ancora mi ricordo quando vidi Schick in una partita che sembrava tra scapoli ed ammogliati in un campetto della periferia di Serie B slovacca. Vidi questo ragazzo e corsi a svegliare il mio braccio destro Giuseppe Pompilio: erano le tre di mattina. Gli dissi: guarda ho visto un giocatore davvero forte”.
SARRI – “Quando trovammo l’accordo e decisi di andare a Napoli, il presidente aveva due o tre opzioni, tra cui la più papabile era proprio Sarri. E io, per ovvi motivi la sposai in pieno, visto che ci conoscevamo da una vita. Mi voleva al Chelsea? Ci sentiamo spesso e sicuramente lui ha bisogno di una persona di fiducia che gli faccia da cuscinetto con la proprietà e con lo spogliatoio, ma come penso sia per tutti gli allenatori”.
ANCELOTTI – “Siamo una grande coppia: abbiamo 5 Coppe dei Campioni in due (ride, ndr). Ancelotti è molto sicuro. Uno dice che è sicuro perché ha vinto tanto, invece lui ha vinto perché è sicuro. Mi ha trasmesso tanto, ma non solo a me, anche alla squadra. Da parte del presidente è stata un’intuizione incredibile. Io non ci credevo, onestamente. Non pensavo che un allenatore di quel livello potesse accettare Napoli con questo entusiasmo. Invece ha sposato in pieno la causa, la città, sta benissimo a Napoli, si è inserito benissimo nel nostro contesto. Ci ha aiutato e ci aiuterà a crescere”.
IL FUTURO – “Rinnovo? Sì, siamo molto vicini, io sono contento di rimanere, mi trovo benissimo a Napoli e con la proprietà, lo stesso vale per l’allenatore. Quindi probabilmente sì, resterò”.
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