MILAN DIFESA / La trasferta di Siviglia lascia nuovi strascichi negativi nel capitolo già drammatico con protagonista l'infermeria del Milan. E in particolar modo un reparto difensivo privo innanzitutto di Andrea Conti il cui recupero dopo oltre 400 giorni d'assenza e due operazioni al ginocchio va a complicarsi a causa delle tre giornate di squalifica confermate in Primavera, dove avrebbe potuto quantomeno metter minuti sulle gambe. A lui, ex Atalanta, va ad aggiungersi un altro compagno di vecchia data con cui, al Milan, non è ancora riuscito a giocare: Mattia Caldara. Tra 7/10 giorni un nuovo punto della situazione verrà fatto sulla gamba lesionata in due punti – gemello e tendine d'Achille – con la già certezza che i tempi di recupero saranno lunghi.
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Chiavi della retroguardia sempre affidate, quindi, a Romagnoli: capitano e Ministro della difesa supportato dall'ex Villarreal Mateo Musacchio, autore fin qui di una prima parte di stagione da protagonista inaspettato – inteso come quantità di minuti giocati – tra qualche errore e qualche bella sgroppata in avanti. Buona la sua prestazione di ieri sera fino al minuto 83' quando un contrasto di gioco con Kessie lo mette letteralmente K.O.: uscita in barella, trauma cranico scongiurato e paura passata. Fino alla diagnosi di oggi a Milanello: “Lesione del legamento crociato posteriore del ginocchio destro, cura conservativa di 6/8 settimane”. Avvenuta sempre nello scontro di gioco col compagno.
E ora, quali soluzioni per Gattuso? La prima: Zapata al momento è l'unico centrale affidabile da schierare al fianco di Romagnoli. La sua riserva si chiama Stefan Simic: classe '95, che il Milan non è riuscito a “piazzare” in estate dopo un prestito in Belgio e 10 presenze lo scorso anno a Crotone. Altrimenti gli esperimenti: il primo con protagonista Kessié che tra Atalanta Primavera nella stagione 2014/2015 (2) e Cesena in Serie B nella 2015/2016 (2) ha giocato 4 volte da centrale di difesa. Il secondo è Rodriguez, magari affiancato a Romagnoli con l'inserimento di Laxalt a sinistra. Per lo svizzero 24 apparizioni totali da accentrato in difesa, ma tutte in uno schieramento a 3, cosa al momento non in linea con le idee e soprattutto con le caratteristiche del Milan. E soprattutto non in linea con il futuro imminente del Milan, che domenica affronterà la Juve con l'obiettivo di non fare figuracce. Non certo un avversario ideale per provare nuove soluzioni.
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