ITALIA BERNARDESCHI BELOTTI MANCINI / Weekend di Serie A in giro per l'Italia per il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini che tra sabato e lunedì ha assistito a tre partite della seconda giornata del campionato italiano. Tre sfide importanti e spettacolari, come Juventus-Lazio all'Allianz Stadium di Torino, Inter-Torino a 'San Siro' e Roma-Atalanta all'Olimpico, utili per monitorare da vicino molti dei giocatori che difenderanno la maglia azzurra al debutto in Nations League nelle sfide con Polonia e Portogallo il 7 e il 10 settembre prossimi. Tanti gli italiani protagonisti in questo turno, sotto gli occhi attenti dell'allenatore pronto a stilare le convocazioni.
A Torino, in particolare, avrà fatto piacere vedere il muro difensivo juventino reggere contro la forza offensiva della Lazio di Simone Inzaghi. Bonucci e Chiellini, tornati fianco a fianco in bianconero, sono pronti a guidare anche la retroguardia azzurra che non potrà più contare su Barzagli e Buffon. Il tandem di Allegri comunque ha funzionato, così come incoraggiante in ottica Italia è stata anche la prova di Bernardeschi dopo un debutto da protagonista contro il Chievo. Per Perin, rimasto in panchina, Mancini dovrà ripassare. Dall'altra parte non c'è stato il miglior Ciro Immobile: prova generosa, ma poco seguito dai suoi compagni. Pochi i dubbi su di lui, in ogni caso. Rimandato ì Parolo, apparso un po' in ritardo, qualche piccola sbavature invece per Acerbi che comunque si candida.
A 'San Siro' importanti conferme da Matteo Politano, decisamente tra i più brillanti dell'Inter e a questo punto possibile conferma dopo la prima convocazione azzurra proprio con Mancini. Resta nel giro D'Ambrosio, anche se contro i granata è colpevole al 50% nell'uscita disastrosa di Handanovic sul gol di Belotti e piano piano cala. Perde quota invece Candreva, scivolato in fondo alle gerarchie offensive di Spalletti. Indicazioni molto positive dagli italiani di Mazzarri: Belotti strappa un gol ed un 7 in pagella e sembra aver messo da parte l'ultima stagione opaca, in porta Sirigu continua a volare. In attesa di Soriano, che deve ritrovare la miglior condizione, sulla destra De Silvestri conferma di poter rappresentare una valida alternativa, anche se parte dietro al momento. E attenzione pure ad Izzo, anche se sul gol di Perisic poteva fare di più.
Ieri sera, infine, i fuochi d'artificio dell'Olimpico. Florenzi e De Rossi si confermano due colonne d'esperienza da cui poter ripartire, se Mancini vorrà (soprattutto nel caso del secondo). Cristante e Pellegrini dovrebbero rappresentare il futuro, anche se nella notte di Roma hanno beccato pesanti insufficienze. Mentre dall'altra parte brillava la stellina di Pessina, nuovo talento emergente che sta cercando di farsi largo prima in nerazzurro per arrivare poi all'azzurro, e anche Mancini, ancora solido in difesa dove l'altro Mancini, il Ct Roberto, deve iniziare a pianificare un ricambio generazionale.
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