MILAN PRESENTAZIONE MALDINI / Paolo Maldini torna al Milan: ieri l'ufficialità della nomina dell'ex terzino che rivestirà il ruolo di Direttore Sviluppo Strategico Area Sport, oggi la presentazione ufficiale. In conferenza stampa Maldini ha spiegato perché ha accettato di tornare nella società rossonera e quale sarà il suo campo di azione. Calciomercato.it ha seguito per voi in diretta testuale le parole del nuovo dirigente milanista.
SCARONI – “E' una pietra miliare del nostro progetto. Lui ha fatto 647 presenze in Serie A quando, dico un nome a caso, Baresi ne ha fatte duecento in meno. Ora lascio parlare direttamente lui”.
MALDINI – “Non ho mai detto di no senza prima parlare. Con Barbara Berlusconi avevamo intavolato un discorso che non è andato a buon fine. Un anno e mezzo fa ho parlato con la proprietà cinese e non siamo riusciti nemmeno a definire il ruolo. Adesso la situazione è diversa: Leonardo mi ha chiamato, ha esposto il progetto, ho parlato con i proprietari e credo a questo progetto. Ho sempre pensato che i proprietari potessero decidere senza pensare al passato e non dovevo essere per forza incluso: ora che lo sono, sono contento”.
SCARONI SU RUOLO – “Il suo ruolo è sintetizzato dal titolo: in sintesi, supporterà il Milan nella strategia che abbiamo, in particolare – ma non solo – nell'area sportiva”.
MALDINI – “Le persone fanno la differenza. Con Leo sono amico e condivideremo questa esperienza. Siamo diversi ma siamo amici e ci completeremo. Lui mi ha chiamato venti giorni fa, non abbiamo avuto tanto tempo. Ho incontrato la proprietà a New York e le cose sono state fatte in maniera rapida”.
MALDINI SU RUOLO – “Rispetto al calciatore i ruoli sono diversi. Quello che ho vissuto negli anni da calciatore deve essere trasmesso alla squadra, alla proprietà”.
LEONARDO SU MALDINI – “Il sì c'è sempre stato, mancavano le combinazioni. Il fatto che siamo insieme rafforza anche me, anche nel quotidiano del lavoro, mi rafforza umanamente. Con lui ho sempre condiviso le varie possibilità che ha avuto, lui ha condiviso i miei momenti. Poi si fa nello specifico e lo hanno convinto le condizioni. Saremo insieme in tutto, in ogni cosa che faremo. Ci unisce l'amicizia e questo è la base di tutto. Nessuna altra squadra ha un simbolo come Paolo: in tanti hanno vissuto il legamo, ma non le vittorie. Per noi è un valore enorme”.
MALDINI SU PROGETTO – “Progetto e ruolo sono legati. Nelle proposte precedenti non abbiamo mai trovato la collocazione giusta. Per la mia mancanzadi esperienza, la presenza di Leo è importante. Credo di conoscere la materia. Avere una proprietà che segue le nostre indicazioni è fondamentale per la scelta”.
MALDINI SU RUOLO – “Tutto quello che farà Leo, farò io. Convideremo tutta l'area sportiva. Ambiti sono uguali”.
SCARONI SU AMMINISTRATORE DELEGATO E GANDINI – “Dell'amministratore delegato ne parleremo dopo le vacanze. Non pongo scadenza ravvicinate perché è una scelta che va fatta con calma. Non contemplo però di andare avanti per troppo tempo io con le deleghe totali io, ma sono fiducioso che questo tema sarà risolto nei prossimi mesi”.
RESPONSABILITA' – “Sento questa responsabilità, questo peso di far tornare il Milan al vertice. C'è la bellezza del tornare nell'ambiente che mi ha fatto crescere”.
CALCIO CAMBIATO – “C'è un'evoluzione continua e chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico-tattico c'è qualche cambiamento, ma rispetto al 2009 non ho visto grandi cambiamenti”.
MALDINI SU OBIETTIVI E GATTUSO – “La società deve essere solida e questa società lo sarà. Dobbiamo considerare il FFP, per parlare delle situazioni di mercato ci sarà tempo. Mi è stato garantito che la società è seria e vuole tenere questo club per un periodo medio-lungo. Questo mi ha portato a dire sì: la mia storia mi obbliga a prendere impegni non a breve tempo. Con Gattuso ci siamo salutati, ci vedremo a breve”.
LEONARDO SU DIRETTORE SPORTIVO – “In verità, ad oggi tutta la parte tecnica la faremo noi. Per scegliere una persona da mettere al tuo fianco deve esserci sintonia totale. La scelta delle persone è fondamentale per una società. Di Maldini mi ha sempre stupito la costanza e l'impegno: il comportamento di un giocatore del Milan deve essere quello di Paolo quando si allenava. Oggi bisogna evitare le distrazioni, ci saranno linee molto chiare: vogliamo gente seria, che si impegna, gente che vuole stare qui”.
MALDINI SU MILAN – “Alla base di tutto c'è l'amore per questo club e per il calcio in generale. La mia storia mi impone di essere qua: per me c'è il Milan o la Nazionale, non ci sono alternative”.
MALDINI SU CAPITANO – “Credo che debbano essere coinvolti più componenti, come allenatore e giocatori”.
EMOZIONE MALDINI – “Dentro il campo sono sempre stato un passionale. La mia indole verrà fuori ma credo di riuscire a controllare le emozioni anche perché ho 50 anni. La mia carriera dirigenziale inizia oggi, spero sia lunga e piena di successi. Non potevo avere compagni migliori”.
MALDINI SU RAPPORTO CON CURVA – “Il rapporto mio con i tifosi è stupendo: diciamo subito questo, mi amano e me lo hanno dimostrato. Quello che è successo quel giorno (l'addio al calcio, ndr), è rimasto lì. Non devo ricucire niente: sarò giudicato per quello che produrrò”.
MALDINI SU ERRORI ULTIMI ANNI – “Ho avuto una carriera molto lunga e quando ho deciso di chiudere ho cambiato capitolo. Mi mancavano certe cose dello spogliatoio, le tensioni pre-gara, le attese per le grandi partite ma quello è normale. Non voglio dire cosa è mancato, perché non sono arrivati i risultati. Mi concentrerei sul nuovo progetto, sui nostri obiettivi”.
MALDINI SU ROSA E ROMAGNOLI-CALDARA – “Sì, sono i due giovani più promettenti. L'operazione Higuain non è solo il grande colpo Higuain, ma anche l'acquisizione di un ragazzo giovane, di grande speranze. Della rosa mi ha fatto impressione la parabola di Cutrone: l'ho visto nelle giovanili e quello che ha fatto lo scorso anno vuole dire tanto”.
MALDINI SU DONNARUMMA – “Ogni storia, ogni parabola è diversa. E' un ragazzo che ha avuto tante pressioni, ha retto fin troppo bene. L'idea è di aiutare questo tipo di rapporto, magari complicato con l'ambiente”.
MALDINI SU GRUPPO ITALIANO – “Sarà importante, è cresciuto nelle giovanili e sarà importante”.
MALDINI SU DIALOGO CON GATTUSO – “Gattuso non è mai sereno, non lo avete ancora capito. E' un uomo di calcio, la sua riconferma non è mai stata in discussione. Ha fatto benissimo lo scorso anno. Vedremo cosa ci diremo, quali sono le sue richieste”.
MALDINI SU DIFESA GIOVANE – “C'è un allenatore e i ruoli sono ben definiti. Comunque hanno l'età giusta per tirare fuori il meglio: noi siamo contentissimi di questa difesa, non potranno che migliorare quest'anno”.
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