Milan, da Shevchenko a Ibrahimovic: la sfida che attende Higuain

Il centravanti argentino arrivato dalla Juventus deve sfatare la maledizione del numero 9

MILAN NORDAHL HIGUAIN / Nessuno come Ibrahimovic con la maglia del Milan. No, non l'ha detto lo stesso Zlatan, ma lo dicono i numeri. Nessuno ha fatto meglio dello svedese in termini di media gol segnati in maglia rossonera: 28 reti a stagione. Neppure il capocannoniere all-time Gunnar Nordahl (altro svedese) ha battuto il record di Ibra. La media gol di Nordahl è infatti di 27,6 reti a stagione. Cifre super, che i tifosi 'casciavit' sperano di poter rivedere a partire dalla stagione che sta per iniziare grazie all'uomo che ha battuto il record di gol stagionali in Serie A: Gonzalo Higuain. Era il 14 maggio 2016 quando al San Paolo il 'Pipita' siglava con una super semi-rovesciata al Frosinone il suo 36esimo gol in campionato (in 35 gare giocate), battendo il record di Angelillo. Che sia proprio l'argentino, arrivato in rossonero insieme a Mattia Caldara nell'affare che ha riportato Bonucci alla Juventus, a sfatare la maledizione della maglia numero 9?

Milan, è Higuain il bomber giusto? I numeri parlano per lui

Da quando Filippo Inzaghi ha lasciato la maglia numero 9 del Milan, in casa rossonera da tempo non si vede un sostituto degno di tale nome e soprattutto un giocatore in grado di raggiungere una media gol da grande centravanti. Sommando le undici stagioni rossonere, Inzaghi ha collezionato una media gol di 11,4 reti a stagione. Non bisogna però scordare i gravi infortuni trascorsi e il fatto che nelle ultime due annate sia sceso in campo praticamente solo per una ventina di gare in totale. A tenere una media gol simile ci è riuscito, da allora, solo Mario Balotelli, che però indossava la 45. Per il resto né Torres, né Luiz Adriano, né Destro e neppure Pato (che scelse la 9 al posto della 7) riuscirono a non far rimpiangere Inzaghi. Quest'anno la 9 l'ha indossata André Silva, che ha sì superato la doppia cifra nei gol stagionali, ma in campionato ne ha realizzati soltanto due. Ecco allora che Higuain, che nelle sue cinque stagioni italiane viaggia a 22,2 gol di media in campionato (che diventano 29,2 se si considera la stagione intera), sembra essere davvero l'uomo giusto, il grande bomber che la Milano rossonera attendeva da tempo.

Milan, da Nordahl a Sheva: nessuno ha i numeri di Higuain

29,2 reti di media nelle ultime cinque stagioni. Nessuno dei grandi bomber della storia rossonera ha raggiunto una cifra simile. Il migliore, come detto, è Zlatan Ibrahimovic, che in due stagioni si ferma a 28. Poi Nordahl a 27,6. Per il resto è un continuo calare. Nelle sue otto stagioni rossonere Andriy Shevchenko si è fermato a 21,8 gol stagionali. Meglio di lui c'è José Altafini, con una media di 23 reti. Marco van Basten in rossonero ci è rimasto per otto stagioni, anche se nelle ultime due annate non è praticamente mai sceso in campo. Anche il 'Cigno di Utrecht' (che va comunque ricordato quanto fosse stato falcidiato dagli infortuni) ha però una media gol rispetto al periodo italiano di Higuain: 20,8 reti a stagione. Per George Weah e Pippo Inzaghi la media gol arriva invece, rispettivamente, a 11,6 e a 11,4 reti a stagione. Vero che risulta difficile fare paragoni con il passato, ma il biglietto da visita del nuovo acquisto del calciomercato di casa rossonera non è davvero affatto male.

Milan, da Kluivert a Torres: ecco chi ha deluso

Sono diverse stagioni in cui il Milan non riesce ad avere a disposizione un centravanti che possa garantire almeno 15 gol in campionato. L'ultimo era stato Carlos Bacca nel 2015-2016, con 18 reti. Nella sua seconda stagione il colombiano aveva però deluso le aspettative. Così come i due acquisti dello scorso anno: sia Kalinic che Andrè Silva non sono riusciti a garantire un importante apporto in fase realizzativa. A fallire sono stati anche grandi nomi. Uno su tutti Fernando Torres, che lasciò il Milan dopo soli sei mesi e una rete all'attivo. Così come Patrick Kluivert, che nella sua unica stagione in A segnò solo sei gol. Fu forse lui ad anticipare la maledizione del 9 (Weah giocò quell'anno con la 14). Con lui però il club meneghino si dimostrò poco paziente. Kluivert non aveva neppure 22 anni quando lasciò il Milan e a Barcellona, nelle stagioni seguenti, si rivelò uno come degli attaccanti più prolifici del panorama europeo dei primi anni 2000. A Higuain il compito di sfatare la maledizione.