MILAN SENTENZA TAS EUROPA ELLIOTT / Sono ore calde per il Milan e tutti i suoi tifosi. Alle 9.30 è cominciata l'udienza davanti al Tas di Losanna chiamato ad esprimersi in merito all'esclusione del club rossonero dall'Europa League per una stagione, decisa lo scorso 27 giugno dalla Camera giudicante della Uefa. La società, rappresentata dall'attuale amministratore delegato, Marco Fassone, dagli avvocati Cappelli, Rigozzi e Aiello e dallo Chief Finacial Officer Valentina Montanari, spera di ribaltare la sentenza e di giocare così in Europa. Davanti al Tas c'è anche Franck Tuil, rappresentante del fondo Elliott, nuovo proprietario del Milan ormai da una decina di giorni.
Come di consueto sono tre gli arbitri chiamati ad esaminare il caso e a decidere delle sorti del club italiano: il presidente è il tedesco Ulrich Hass, quello scelto dal Milan, lo svizzero Pierre Muller, e quello scelto dalla Uefa l'inglese Mark Hovell. La decisione definitiva del Tas è attesa nel tardo pomeriggio. Verosimilmente per le 18.00 il Milan e tutti i suoi tifosi conosceranno il loro destino. Cerchiamo di capire cosa potrà accadere.
E' indubbio che la situazione rispetto al 27 giugno, giorno della condanna da parte della Camera giudicante della Uefa, in casa Milan è certamente migliorata. L'uscita di scena di Li Yonghong e l'entrata di Elliott è un cambiamento radicale che potrebbe dare una mano al Milan per ribaltare la sentenza e tornare in Europa. Paul Singer, numero uno del fondo americano, è certamente una garanzia maggiore rispetto al cinese del quale si sapeva davvero poco. La Uefa aveva chiesto una continuità aziendale che Elliott è intenzionato a fornire, come si evince dal primo comunicato emesso qualche giorno fa.
La trasparenza della nuova proprietà è dunque una carte che il Milan si giocherà per convincere gli arbitri del Tas. Dal punto di vista finanziario il Milan adesso non ha più scadenze di rifinanziamento e i debiti sono azzerati. Un'altra carta spendibile è quella della disparità rispetto a club come Psg, City e Inter, che non hanno di certo avuto lo stesso trattamento riservato ai rossoneri.
Il Milan è sostanzialmente difronte ad un bivio: il tribunale di Losanna, che nel tardo pomeriggio di oggi emetterà la sua sentenza, può decidere di confermare l'esclusione del club per un anno dalle coppe europee. Se i rossoneri non dovessero, dunque, riuscire a convincere gli arbitri del Tas, tra un anno potrebbero ripresentarsi a Nyon per chiedere ancora una volta il voluntary agreement. Se la sentenza, invece, fosse positiva con il Milan riammesso in Europa, la pratica verrebbe rimandata all'Uefa per ridiscutere un altro settlement agreement.
L'esclusione dall'Europa League sarebbe ovviamente un grande danno di immagine per il Milan ma allo stesso tempo anche economico. I rossoneri rischiano di dover fare a meno di circa 20 milioni di euro, che potrebbero raggiungere quota 50 in caso di conquista della coppa. Ma sono anche i calciatori ad aspettare la sentenza del Tas. Un Milan fuori dall'Europa potrebbe spingere diversi elementi a lasciare la squadra di Gennaro Gattuso. Leonardo Bonucci sempre più vicino al Psg potrebbe così essere il primo a dire addio ma andrebbero monitorate anche le situazioni legate a Donnarumma che Raiola sta provando a portare via dal Milan, Suso che piace sempre alla Roma e Bonaventura. Un Milan senza Europa sarebbe poi in grado di convincere i grandi calciatori sul calciomercato ad accettare il progetto? Ai rossoneri in questi giorni sono stati accostati nomi importanti come Higuain e Morata: strade difficili, che potrebbero complicarsi ancora di più se il Milan dovesse perdere definitivamente l'Europa
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