NEWS JUVENTUS CRISTIANO RONALDO/ Dopo la presentazione ufficiale da nuovo calciatore della Juventus, Cristiano Ronaldo è tornato a parlare ai microfoni di 'Sky Sport'. Il portoghese ha spiegato i motivi che lo hanno portato a scegliere i bianconeri, parlando anche della Champions League e della trattativa per il suo approdo a Torino dopo nove anni al Real Madrid. “La standing ovation dello Stadium dopo la rovesciata? E' stato un momento speciale, mi ricordo che dopo aver segnato questo grandissimo gol, contro la 'mia' squadra, è stato un momento unico. Un gol così speciale che volevo segnare nella mia carriera. Non sapevo che il futuro mi avrebbe portato qui. Sono molto contento, un bel momento della mia carriera giocare nel miglior club italiano e uno dei migliori al mondo come la Juventus, per questo sono molto felice”.
“Cos'è successo nella mia testa durante i giorni successivi a quel gol? Non ricordo bene ma ero contento non solo per aver vinto, non solo per la rovesciata ma un dettaglio che fece la differenza fu la reazione dei tifosi che mi applaudirono, per me fu una sorpresa. Non me l'aspettavo. A me già piaceva questo club ma dopo quel momento ancora di più. Senza quel gol sarei qui? Penso di sì, non è stato il gol a cambiare la situazione. La Juventus è un grandissimo club, mi ha dato la possibilità di venire qui in questo momento unico per la mia vita. Non penso sia stato per quel gol perà i piccoli dettagli hanno aiutato a fare un po' la differenza, ma sono grato al presidente, ai tifosi e alla gente che larova qui per avermi dato questa possibilità”.
LA TRATTATIVA – “L'arrivo di Agnelli momento decisivo per la trattativa? E' una situazione che è venuta così, in maniera naturale. Ho parlato con il mio agente che mi raccontava come stava andando e stava andando bene. Non c'è una ragione sola, ho detto al mio agente che se avessi lasciato il Real, l'unico club in cui sarei voluto andare sarebbe stata la Juventus”.
LA CHAMPIONS LEAGUE – “Non vedo la Champions come un'ossessione, le cose succedono in maniera naturale. Una squadra di calcio ha molti giocatori e dipende da molti fattori la vittoria di una competizione. Come ha detto il presidente è un sogno e non un'ossessione, vorrei poter aiutare la squadra a vincerla in questi quattro anni: so che è difficile ma credo sia possibile”.
ZIDANE E LA JUVENTUS – “Se a Zidane ho chiesto della Juventus? Non ho parlato con lui, non c'era bisogno di farmi dire quanto è forte, tutto il mondo lo sa. Hanno vinto sette scudetti di fila e giocato due finali di Champions negli ultimi quattro anni, conoscevo la loro forza. Per questo sono grato alla Juve di avermi dato la possibilità di vestire questa maglia. Posso garantire che darl il massimo per aiutare la squadra e vorrei vincere molti trofei insieme”.
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