SERIE B PARMA FRATTALI / Ha difeso i pali della porta del Parma dall'inizio alla fine: 41 presenze, 17 cleen sheets e più di 3500 minuti confezionati sotto la gradinata gialloblù. Pierluigi Frattali, ora, vuole mettere le mani sulla realtà dopo aver accarezzato, tra alti e bassi, un sogno per tutta la stagione. L'ultimo atto a La Spezia dirà se il suo Parma potrà coronare il ritorno in Serie A direttamente oppure dovrà passare dai PlayOff da “privilegiata” in caso di conferma del 3º posto. Intanto il numero 1 di mister D'Aversa un premio lo ha già alzato, a Milano: il Gentleman della Serie B, dedicato alla memoria di Piermario Morosini, suo grande amico. E proprio in questa occasione Calciomercato.it lo ha intervistato in esclusiva: “Sono orgoglioso di ricevere questo premio perché va oltre il merito sportivo ma riconosce l'aspetto personale. Sono contento e poi questo premio è dedicato a un mio grande amico, Piermario (Morosini, ndr), e sono ancor più contento di averlo ricevuto”.
E ora sogni un altro trofeo…
“Sicuramente abbiamo dimostrato di saper dare il meglio di noi stessi al Tardini. Invece andremo a La Spezia cercando di portare a casa bottino pieno perché darebbe la certezza del 3º posto. Avremo tanti tifosi al seguito che ci faranno sentire a casa nostra e speriamo in un passo falso del Frosinone anche se la vedo dura: giocherà in casa, sì, però con una squadra come il Foggia che pur avendo raggiunto l'obiettivo stagionale gioca un buon calcio e giocherà al massimo cercando il risultato. Noi saremo concentrati su noi stessi, i 3 punti sono fondamentali”.
Allandata, al giro di boa, uno dei periodi “bui” della stagione del Parma.
“Sì, ma in quel periodo mancava una prima punta di ruolo: sia Ceravolo che Calaiò erano infortunati e per una squadra come noi giocare senza una punta del loro calibro diventa difficile. È stato così per noi come sarebbe così per tutte le altre. Comunque chi ha giocato non ha demeritato ma i tre pareggi di fila ci hanno tolto punti. Ma non ci sono rammarichi: da neo promossa abbiamo fatto una grandissima stagione e se dovessimo centrare il sogno saremmo contentissimi, altrimenti vogliamo i PlayOff da terzi perché con soli pareggi saremmo in Serie A”.
La vostra forza, fortunatamente, sta nel gruppo. Questo è quello che traspare…
“Il gruppo è coeso, unito, remiamo tutti nella stessa direzione e in campo si vede. Poi c'è Ale (Lucarelli, ndr), che è un valore aggiunto: non devo spiegare io quello che rappresenta per Parma e per noi. È un punto di riferimento, un simbolo e lo dimostra in campo e non solo. Ha un attaccamento a noi e alla maglia che va oltre a tutto, anche agli infortuni: ultimamente lo abbiamo visto in campo 15 giorni dopo un intervento al menisco e questo dimostra il suo valore umano oltre che calcistico, per il quale potrebbero parlare anche solo le sue tante presenze in Serie A”.
È davvero l'Empoli la squadra più forte?
“È l'Empoli la squadra più forte che abbiamo affrontato, sì. Gioca veramente un bel calcio ed è stata l'unica squadra che ci ha messo in difficoltà. Abbiamo battuto tutte le big, l'Empoli ha avuto la meglio sia all'andata che al ritorno”.
Ci pensate mai al vostro Parma a San Siro?
“Sarebbe fantastico per Parma, la sua gente, i tifosi e la società che ha investito tanto. Sarebbe anche bello per tanti di noi scendere in campo in Serie A per la prima volta, ma per ora rimane un sogno: nessuno è riuscito a confezionare così tante promozioni di seguito e spetta a noi trasformare il desiderio in realtà”.
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