Nella giornata di ieri Tite ha ufficializzato la lista dei convocati del Brasile per i Mondiali del 2018. Alla spedizione russa non prenderà parte, tra gli altri, Luan. Reduce dalla vittoria della Coppa Libertadores e del premio 'Rey de America' (miglior calciatore sudamericano), il fantasista del Gremio era uno dei grandi dubbi della vigilia, ma la sua esclusione ha suscitato molto clamore in tutto il Brasile, dove giornalisti e tifosi si interrogano sulla convocazione di un solo calciatore del club di Porto Alegre, Geromel. “Non solo i tifosi del Gremio, ma anche tifosi e giornalisti di altre città brasiliane credono sia ingiusto che ci sia un solo calciatore del Gremio ai Mondiali – esordisce Rodrigo Oliveira, giornalista di 'Radio Gaucha', a Calciomercato.it – per quanto riguarda Arthur bisogna precisare che proprio poche ore dopo l'annuncio delle convocazioni è giunto il comunicato su una sua lesione muscolare che lo terrà fuori per tre settimane. Per quanto un po' tutti pensiamo che Arthur, Marcelo Grohe e Luan meritassero la chiamata di Tite, c'è un criterio preciso dietro le sue scelte”.
“Al posto di Grohe – prosegue Oliveira – Tite ha chiamato Cassio, che è un suo portiere di fiducia dai tempi del Corinthians. Per quanto riguarda Arthur, non lo ha mai potuto provare perché a fine 2017 ha avuto un brutto infortunio. Luan è stato eletto miglior giocatore di America, ma credo che abbia uno stile di gioco totalmente differente dallo schema tattico della Seleçao, dove non c'è posto per lui. Se analizziamo questi criteri di Tite, non è poi così ingiusto che ci sia solo Geromel, anche se molta gente pensa il contrario”. Lo scorso gennaio, Luan ha rifiutato la corte dello Spartak Mosca anche per avere maggiori possibilità di arrivare al Mondiale. “Sì, questo è stato uno dei motivi, ma non è stato l'unico. Lui ha sempre voluto giocare in un campionato europeo top e non in Russia. Lui vorrebbe l'Italia (la Lazio è stata l'ultima italiana a farsi avanti in maniera concreta per Luan, ndi), l'Inghilterra o la Spagna, quindi è stata anche una questione di stile di vita”.
“Mi è piaciuta molto la lista di Tite – continua Rodrigo Oliveira a Calciomercato.it – perché penso che ci sia un criterio corretto dietro. Ho solo dei piccoli dubbi, credo che abbia portato una punta di troppo. Per esempio, abbiamo Taison, Willian, Coutinho, Neymar e Douglas Costa. Cinque giocatori che competeranno per poche maglie. Io non avrei chiamato Taison e chiamato Arthur se fosse stato in condizioni, oppure Giuliano. Ma in generale la lista è stata appoggiata dalla maggior parte dei brasiliani”. Chiusura dedicata agli 'italiani' Alisson, Douglas Costa e Miranda. “Hanno tutti e tre un consenso unanime qui. Miranda è riconosciuto come il miglior difensore della Seleçao. Douglas Costa è ritenuto un grande esterno che può giocare sia a destra che a sinistra, che è cresciuto molto nel calcio europeo. Per Alisson c'è quasi sempre stato un plebiscito di consensi, sin dalle stagioni all'Internacional, ma prima di diventare titolare nella Roma, la stampa di San Paolo spingeva molto per la titolarità di Cassio o di Vanderlei del Santos. Dopo questa stupenda stagione, però, ha convinto tutti qui in Brasile”.
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