JUVENTUS MILAN ESCLUSIVO TOMASELLI / La Juventus per continuare la sua striscia vincente e centrare uno storico poker consecutivo, il Milan per sovvertire il pronostico e mettere in bacheca il primo sigillo dell'Era cinese e con Gennaro Gattuso in panchina. Mancano ormai poche ore al fischio d'inizio della finalissima di Coppa Italia, che vedrà questa sera Buffon e compagni contendere il trofeo al 'Diavolo' nell'ultimo atto di Roma.
Per analizzare l'incrocio dello 'Stadio Olimpico' la redazione di Calciomercato.it ha contattato in esclusiva Paolo Tomaselli, inviato del 'Corriere della Sera' per la finale tra bianconeri e rossoneri: “Non sarà una partita diversa rispetto all'ultima giocata in campionato a Torino, sono due squadre che rispetto alle precedenti finali possono giocarsela dentro i 90 minuti senza arrivare ai supplementari. La Juve proverà ad essere meno bloccata e attendista per non trascinare la gara troppo a lungo. Se il Milan però riesce a fare pressing alto ed essere corto può costringere la squadra di Allegri a stare un po' sulle sue – esordisce il giornalista – Però con la velocità di Dybala e Douglas Costa, i bianconeri possono sfruttare anche l'arma del contropiede. Non mi aspetto grosse rivoluzioni nell'undici di Allegri: Mandzukic è recuperato, però credo parla dalla panchina. Cuadrado nelle vesti di terzino è già una sostanziale novità nell'ultimo periodo, mentre mi stupirebbe non vedere Benatia titolare questa sera”.
Tanti campioni in campo, Tomaselli indica i suoi protagonisti: “Calhanoglu e Suso possono mettere in difficoltà la Juventus tra le linee. Possono far male alla retroguardia bianconera con la loro tecnica in velocità e nella capacità di accentrarsi con il piede inverso. Poi, chiaramente, la difesa rossonera sarà chiamata a fare gli straordinari. Come ha detto Bonucci ieri in conferenza stampa, il Milan avrà poche occasioni e dovrà sfruttarle al meglio, anche perché la Juve è una squadra che solitamente non perdona”.
“Douglas Costa quando entra da riserva fa ancora di più la differenza, è un grandissimo 12° uomo – prosegue Tomaselli – Allegri punta su un assetto variabile e, con Cuadrado terzino e la possibile esclusione di Mandzukic, per il brasiliano può esserci spazio anche dall'inizio nel tridente offensivo. Douglas ha fatto delle grandissime cose in questa stagione, i suoi scatti e i suoi dribbling hanno spaccato e risolto tante partite in favore della Juventus. Uno come lui porta ritmo, entusiasmo e scompiglio nelle difese avversarie: che sia titolare o parta dalla panchina, può essere ugualmente determinante, specialmente in un finale di stagione dove le squadre fisicamente e mentalmente sono stanche”.
Continua a tenere banco il futuro sulla panchina della 'Vecchia Signora' di Massimiliano Allegri: “E' molto probabile che sia l'ultima finale per lui. Di sicuro però non c'è ancora niente, forse neanche nella testa dello stesso Allegri. Dopo un ciclo di 4 anni bellissimo e dispendioso, con molti alti e qualche basso, forse è arrivato il momento di separarsi. Capiremo tra 10-15 anni quanto davvero siano inarrivabili i record che ha collezionato alla guida dei bianconeri. C'è ancora un po' di margine affinché resti, però al momento è più probabile che vada via. Chi al suo posto? Non so chi sceglierà eventualmente la dirigenza della Juve, però se dovessi indicare io un nome farei quello di Antonio Conte“.
Tomaselli si sofferma poi sulle strategie della dirigenza della Continassa per il prossimo calciomercato estivo: “La Juventus non perderà 15 giocatori ma 6-7, che sono comunque tanti. Probabile che in attacco vada via Mandzukic: per rimpiazzarlo servirà un profilo che possa giocare insieme ad Higuain e sostituirlo quelle volte in cui l'argentino non scenderà in campo. Penso che i bianconeri abbiano bisogno di una punta forte e giovane, come potrebbe essere Martial. Morata? La vedo un'operazione molto difficile e complicata, visto l'ingaggio dello spagnolo e la valutazione del suo cartellino. Il Chelsea non credo che lo ceda in prestito per farti un favore”.
Infine, Tomaselli fa il punto sul futuro di Paulo Dybala: “Ha fatto una buona stagione con qualche ombra di troppo dal punto di vista della continuità nelle grandi partite, dove non ha giocato per infortunio o è mancato come prestazione. Non so se venderlo sia conveniente, sia per una questione tecnica che puramente economica: dopo questa stagione, il suo valore di mercato non è certamente lievitato… La sua annata però può essere ancora lunga e se farà bene al Mondiale con l'Argentina la sua valutazione potrebbe nuovamente impennarsi. Non sono comunque così convinto che vada via, sono più alte le possibilità che resti a Torino, anche se il suo futuro è legato a tante variabili. La Juventus dovrà farsi trovare pronta in caso di cessione, anche perché il calciomercato questa estate chiude prima e non sarà facile eventualmente trovare un sostituto all'altezza in tempi rapidi”, conclude a Calciomercato.it il giornalista del 'Corriere della Sera'.
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