MILAN INTER CONFERENZA STAMPA SPALLETTI / Sembra passata una vita da quel derby che si sarebbe dovuto disputare un mese fa. Milan ed Inter si ritrovano, invece, trenta giorni dopo con entusiasmo e risultati quasi completamente ribaltati. Per i nerazzurri, in particolare, il recupero della stracittadina milanese può valere il terzo posto dopo le ultime due vittorie consecutive e l'allontamento (quasi) definitivo dei 'cugini' rossoneri dalla zona Champions League. Alla vigilia del match, dunque, il tecnico Luciano Spalletti fa il punto sulle ultime news Inter nella consueta conferenza stampa. Ecco le parole raccolte da Calciomercato.it.
Si parte ai microfoni di 'Inter TV': “È cambiato qualcoas sotto l'aspetto del gioco, della proposta e dell'entusiasmo perché abbiamo vinto un paio di partita. Siamo sempre rimasti con la testa dentro il lavoro che dovevamo fare, chiaro che poi portando a casa punti le cose si sviluppano meglio. La squadra sta bene perché la palla gira più veloce, perché abbiamo fatto due prove convincenti e l'addizione di questo dice che la squadra sta bene ed è pronta a giocare il derby. Il merito della ripartenza è di tutto l'ambiente, con in testa questi calciatori che qualche volta sono un po' più intasati nella testa essendo ragazzi giovani, ma quando poi ascoltano il cuore e vanno attraverso le cose che amano, gli riesce tutto meglio. Manca il gol a Candreva? Non manca niente a nessuno. Abbiamo la classifica che ambivamo ad avere, abbiamo una squadra forte ed in salute, una società altrettanto forte, un numero di tifosi che ci spinge e il resto è il traguardo che abbiamo da raggiungere. Il 'Forza Inter' fa sempre parte del discorso finale prima di andare in campo”. Ora spazio alla conferenza.
DERBY DECISIVO PER LA CHAMPIONS? – “Diciamo che i miei calciatori sono stati bravi a rimettersi in una condizione che non sia decisivo, però è chiaro che questa partita vale moltissimo visto che non tutti hanno a disposizione la possibilità di portare a casa questi punti di questo recupero e l'occasione è di quello che basta portare a casa solo il massimo”.
SVOLTA – “Secondo me nasce da quello che hanno fatto i calciatori, che sono calciatori con il cuore pieno di Inter, attraverso quello lì. Anche se per un periodo gli si è intasata un po' la testa, però poi sono andati attraverso gli affetti, attraverso le cose a cui vogliono bene, di cui sono anche innamorati perché si vede che sono innamorati del proprio lavoro, del giocare partite importanti a calcio, dei propri tifosi, perché sono a seguire tutte le performance, tutte le domande o tutto ciò che dicono i tifosi e attraverso quello hanno rimesso a posto tante cose”.
PUNTO DEBOLE – “Il punto debole rimane quello di riuscire a mettere sempre il massimo dentro le partite, tutte le qualità dentro quei 100' lì. Tutto il lavoro settimanale, tutti i pensieri belli che hanno sul lavoro, bisogna riuscire a fare la sintesi per metterli tutti nella partita”.
BROZOVIC – “È involontario l'errore che ho commesso, però perché tutti i numeri e le giocate che faceva portavano a dire che fosse rischioso metterlo davanti la difesa, ad esempio quando ogni tanto abbassava il livello di continuità essendo a giocare in un settore dove gli altri possono farti male, invece questo lo ha responsabilizzato ancor di più. Creargli un recinto lo fa sentire ancor più importante di dover comandare lui nel recinto lì e invece si pensava l'opposto, essendo uno abbastanza anarchico. Invece è stato il contrario quando ce l'ho fatto giocare, perde meno palloni, fa più contrasti, fa viaggiare la palla più velocemente per beneficio di squadra ed è un giocatore forte per quel ruolo lì”.
ACCIACCATI – “No, non ci sono. Nessuna preoccupazione. Quelli che hanno giocato hanno recuperato, anzi abbiamo tutti a disposizione, tutti vogliosissimi di essere scelti”.
LA CRISI – “Ci sono entrati come succede a tutte le squadre, in un campionato così lungo e difficile c'è sempre il momento dove non riesci a fare tutto quello che vorresti. Siccome noi questo momento ormai lo viviamo da più anni diventa più difficile da gestire per la testa dei giocatori e ci siamo ricreati qualche difficoltà. Di quel periodo lì non possiamo essere contenti, però dentro la testa dei giocatori c'è sempre stata la voglia di rimettere a posto le cose, facendo continue prove, non buttando via tutto quello che è stato fatto, fino a trovare poi la soluzione”.
INSIDIE TATTICHE – “Noi sappiamo che il Milan è una squadra forte, abbiamo delle potenzialità importanti, andiamo a giocarci questa partita convinti delle nostre qualità. Secondo me loro stanno bene, stanno giocando un buon calcio, fatto di possesso pallo, di costruzione fin dal basso e verticalizzazioni improvvise perché Bonucci finta di giocare corto poi la mette oltre la difesa, hanno i terzini che spingono molto e duttili. Hanno veramente giocatori di qualità, il Milan è una squadra di qualità. Hanno la possibilità di cambiare interpreti davanti, per cui quello che diventa fondamentale è avere la certezza di essere altrettanto forti, di andare lì e cercare di dominare il campo e il gioco, avere la conoscenza tattica di ciò che fanno i nostri avversari domani e poi sapere cosa fare, andare al sodo”.
DERBY DELLA SVOLTA? – “Non so quanto vale quello che potremmo perdere, ma so che vale molto di più quello che potremo conquistare da questo derby. Loro rimarrebbero comunque in una classifica importante visto la mentalità che hanno, però è chiaro che poi i punti incomincerebbero ad essere diversi”.
DUELLI DEL DERBY – “Secondo me il duello può dare poi quello spunto in più, però la partita è l'atteggiamento di squadra che la porterà a casa. Il modo in cui la squadra affronta la partita, la personalità di stare in campo. Questo è un derby che ha le caratteristiche che piacciono a me, due squadre che se la giocano, che lottano per la grandissima classifica, che stanno bene, grandissimo sentimento sportivo, tantissimi tifosi, per cui direi che è il derby che merita una città stupenda come Milano”.
PERISIC E CANDREVA ARMI IN PIÙ? – “Il fatto che poi i calciatori offensivi sono quelli che possono spostare l'ago della bilancia su due squadre di grande livello come Milan ed Inter è chiaro che la giocata importante fa la differenza. Però da parte nostra sarà importante gestire la partita, la palla, riuscire ad avere la possibilità di giocare nella metà campo avversaria. Ma è ciò che faranno anche loro”.
JOAO CANCELO – “Secondo me sì è molto contento di tutte le componenti poi che ci sono nell'Inter, della città e del tipo di squadra che è splendida per cui si trova benissimo. È stato accettato bene, è stato sopportato bene in quel momento lì in cui non aveva tutte le attenzioni di chi frequenta la squadra ora sta benissimo, tutti applaudono la sua qualità e penso sia contenta anche la sua famiglia. Si parla e si vede che è felice”.
PARTITA – “Noi sappiamo cosa dobbiamo fare e dobbiamo andare subito al sodo e dobbiamo fare quelle cose che ci possono dare vantaggio. Le dobbiamo perseguire con assoluta convinzione che sia la strada giusta e vogliamo avere la forza di giocare partite così importanti”.
FORMAZIONE – “Questa formazione delle ultime tre gare è venuta anche un po' casualmente fra virgolette in base a quello che è il momento che stava attraversando la squadra che stava uscendo, si vedeva che faceva e pensava cose differenti e che aveva individuato quella che era la sua medicina. Se tu trovi la tua medicina, sei nelle condizioni di poter scegliere di non ricascarci più, perché tu l'hai trovata ed in quel momento lì si capiva. Quelli che hanno giocato in quel momento lì ne ha tratto insegnamento. La squadra ha forza. Noi non vogliamo avere vita facile, ora ci sono tre trasferte. Dobbiamo avere la forza per giocare questo tipo di partite qui e noi ce l'abbiamo. Ancor di più se l'avversario si chiama Milan”
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