ROMA MILAN ESCLUSIVO ANTONINI / Nell’ultimo confronto tra Milan e Arsenal, Luca Antonini, ora nello staff della Football Service, era in campo. Ex compagno di Rino Gattuso, e oggi agente, l’ex terzino rossonero ha commentato in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it il momento di Bonucci e compagni. A partire dalla sfida contro la Roma di stasera all’Olimpico: “Quella di stasera contro la Roma è una partita che apre un ciclo importante. Il Milan deve consolidare il suo stato di forma, la sua consapevolezza, e la chiamo anche la nuova ripartenza. Quando è stato preso Rino, con il ritiro ‘punitivo’, ci credevo. Conosco la voglia di Rino di allenare e so bene quanto abbia voglia di migliorare e far vedere le sue qualità. I ragazzi certamente ne stanno apprezzando l’umiltà, il suo modo di lavorare e le sue competenze calcistiche“.
La prima volta per il Milan all'Olimpico senza Totti come avversario. Lui è amico di Gattuso.
“Senza Totti lo spogliatoio della Roma ha perso un condottiero, ma un simbolo come lui in qualche modo doveva rimanere legato alla sua squadra che ora ha in De Rossi uno dei suoi uomini simbolo. È vero che i problemi fisici in questo periodo pesano sul rendimento, ma il ‘dopo Totti’ ha solo un nome, quello di Daniele che, nel futuro, vedrei bene vestire i panni dell'allenatore come il padre”.
In un momento di appannamento per Florenzi, un altro simbolo di questa Roma.
“Io lo collocherei in altro modo. Lì dietro, da terzino, vai a perdere le sue qualità principali: la propensione offensiva, l’inserimento e gli ‘strappi’ che lo hanno portato anche a segnare gol belli, importanti e pesanti”.
Chi deve temere di più il Milan? Non dica El Shaarawy che sappiamo essere suo grande amico…
(ride, ndr) “Stephan è un amico, un giocatore importante con grandi qualità ma nella Roma di oggi quello che fa la differenza è Under: col suo mancino riesce a dare alla squadra la ‘sveglia’ di cui ha bisogno. Ogni pallone che tocca, poi, in questo periodo lo trasforma in gol quindi è sicuramente l’uomo più pericoloso”.
Tornando al Milan in lotta ancora per un posto in Europa, in TIM Cup e in Europa League. Priorità a…?
“Può e deve provare a lottare su tutti e tre i fronti. Sono d’accordo con Mirabelli quando dice che questi giocatori possono rendere ancora di più. E in fondo questa squadra è stata costruita per vincere qualcosa. E’ in lotta in tre competizioni, in campionato può raggiungere un posto europeo, in Coppa Italia può raggiungere la Finale e in Europa League…”.
Arriva l’Arsenal.
“… arriva l’Arsenal forse nel miglior momento possibile per il Milan. E’ una squadra forte, sesta in Premier League dietro a corazzate che hanno speso tantissimi soldi e sarà importante soprattutto la partita di andata. L’ultima volta ero in campo, 4-0 all’andata ma poi vai all’Emirates che è uno stadio unico: i tifosi sono lì vicino, calorosi, danno una carica alla squadra e giocare in Inghilterra quindi non è facile. Sarà molto importante il primo confronto”.
Nel cuore di questo filotto c’è anche il Derby. Cosa vale a livello emotivo una sfida così delicata?
“Dipende. Rino ne ha giocati tanti, più di me, e sa benissimo come dovrà essere preparata questa partita. E’ una partita che va affrontata e vissuta con la giusta mentalità, senza dare possibilità al Derby, in caso di risultato negativo, di pesare sulle partite successive. Non sarà una partita decisiva e San Siro prevalentemente rossonero sarà un’arma in più: sono fiducioso”.
Queste partite così importanti possono essere decise anche dalla giocata del singolo. In questo Milan c’è chi potrebbe accendere la luce da un momento all’altro?
“Il singolo emerge quando ha intorno una squadra capace di sostenerlo: nel mio Milan che affrontava l’Arsenal intorno alle giocate di Ibra, Robinho e Boateng c’era una squadra che lottava fino alla fine. Oggi il Milan, grazie a Gattuso, ha capito il significato di indossare questa maglia. Mi piace molto Calhanoglu, anche Jack (Bonaventura, ndr) può essere decisivo. Davanti c’è Cutrone e dietro Bonucci è una garanzia”.
Quindi giusta la (probabile) conferma di Gattuso.
“Se ci fosse una petizione da firmare sarei il primo a prendere in mano la penna. Ripeto: grazie a lui questa squadra ha capito l’importanza e il significato di rappresentare questi colori. Il Milan ha bisogno di Gattuso e Gattuso ha bisogno del Milan: chi meglio di lui conosce i segreti di questo Club e chi meglio del Milan ti permette di mettere in luce le tue qualità?”.
Cutrone-Inzaghi: il paragone sta in piedi?
“E’ ancora presto. Pippo ha vissuto una vita intera giocando a calcio, vincendo e dando l’anima per segnare ogni gol. Patrick ha appena cominciato: è un prospetto interessante, da non vendere assolutamente e che può solamente migliorare il suo score e le sue qualità che non sono, magari, da attaccante di cui si sente parlare in giro, ma qualità calcistiche e soprattutto umane e psicologiche che lo portano ad essere un grande giocatore e un grande attaccante”.
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