Sanremo, Baglioni: “Splendida pazzia, grazie a tutti”

Claudio Baglioni, dopo l’esperienza alla conduzione di Sanremo 2018, racconta le sue emozioni su Facebook: “E’ stata una pazzia, era impossibile ma ci siamo riusciti”

SANREMO BAGLIONI / Sono passati dieci giorni dalla conclusione del Festival di Sanremo 2018, ma l'onda lunga della kermesse non si arresta. In radio, passano a ripetizione quasi tutti i brani ascoltati sul palco dell'Ariston, dal vincitore “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro a tutti gli altri. Negli occhi, rimane soprattutto la performance di un protagonista d'eccezione, il conduttore Claudio Baglioni. Il cantautore romano, in un lungo e toccante post sul proprio profilo Facebook, rende partecipi i suoi follower di tutte le sensazioni vissute, partendo da una citazione di Bertrand Russell. “Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile e per questo la fecero – scrive – Con innocenti, intendo, naturalmente, ingenui. Perché questo è ciò che siamo stati: ingenui. Così tanto da non renderci conto a cosa andavamo incontro e, dunque, da andarci. Perfino adesso penso sia stata una pazzia. Provare a riportare la musica e le parole al centro. Musica e parole come meta e luogo dell’appuntamento. E una pazzia è stata”.

“Ancora oggi sogno le riunioni con gli autori e le prove con i conduttori, i musicisti e gli ospiti – racconta ancora – E' andata: al di là di ogni aspettativa. Missione compiuta. Volevamo sorprendere Sanremo portando l’immaginazione al Festival, ma il Festival ha sorpreso noi, regalandoci un’esperienza al di là di ogni immaginazione. Grazie a chi insieme a me ha reso possibile l'impossibile, agli artisti e al pubblico. A tutti voi, perché, se è vero che senza gli artisti l’arte non esisterebbe, è ancora più vero che, senza di voi, l’arte non avrebbe alcun senso. Mentre andavo via, mi chiedevo: chissà se ci torneremo? Mi allontanavo da Sanremo, dal suo mare, dai suoi carruggi, dal suo milione di scale, dal suo presepe di case colorate, dalle sue voci e pensavo che è vero: anche dalle esperienze più belle, prima o poi – purtroppo – si deve uscire, ma le avventure più belle sono quelle che non escono mai da noi. Se pure non si dovesse tornare, dunque, sarà solo per un motivo: noi non siamo mai andati via”.