Calciomercato, Pazzini rivela: “Al Levante in 36 ore”

L’attaccante ha parlato anche del bisogno di nuovi stadi in Italia

LEVANTE SERIE A PAZZINI / Autore di un gol decisivo nella sfida tra Levante e Real Madrid, Giampaolo Pazzini si gode l'ottimo inizio della sua avventura in Liga. Il calciatore ha parlato delle sue prime impressioni svelando i retroscena della trattativa che lo ha portato in Spagna: “Quando mancavano 36 ore alla chiusura del mercato è arrivata la proposta. Non ero convinto. Non certo per la città o la squadra ma per questioni personali e logistiche legate al cambiamento: spostare la famiglia in un altro Paese in un giorno e mezzo era complicato. Il presidente è venuto a casa mia e di fronte a tanta voglia di prendermi mi sono arreso – le sue parole alla 'Gazzetta dello Sport' – Se dovevo fare un’esperienza di questo tipo volevo condividerla con i miei. Diciamo che è stato tutto molto rapido ed emozionante: parto, vengo subito convocato contro il Madrid nonostante fossi arrivato da veramente poco, entro, segno, lo stadio pieno. Impossibile chiedere di più”.

L'ITALIA – “Nuovo ct? E' chiaro che con i nomi di cui si parla non si sbaglia. Dopo una delusione così abbiamo bisogno di un nome altrettanto grande, qualcuno con tanta personalità e tanto carisma. Mondiale? Lo guarderò perché lo guarderò, però penso che solo in giugno, quando tanto per fare un esempio non organizzeremo le cene per vedere la Nazionale, ci renderemo conto davvero di ciò che è successo, del fatto che l’Italia non è al Mondiale. E sarà dura”.

LA SERIE A – “Ci siamo un po’ fermati. Quando la A era il miglior torneo del mondo dovevamo avere la forza di progredire, penso soprattutto alle infrastrutture: i nostri stadi sono vecchi, non invogliano la gente ad andarci, se una società ne vuole costruire uno nuovo ha mille problemi burocratici. Nel nostro calcio ci sono troppe cose che non vanno ma la prima cosa a cui penso sono gli stadi, devono essere migliorati come stanno facendo in tutto il resto del mondo”.