PANCHINA ITALIA ANCELOTTI / Carlo Ancelotti è il più richiesto per rilanciare la Nazionale dopo il fallimento contro la Svezia. L'esperto allenatore, attualmente fermo dopo l'addio al Bayern Monaco, ha rilasciato una lunga intervista al 'Corriere dello Sport'. Inevitabile iniziare dal possibile futuro da ct italiano: “La mia risposta è questa: la federazione, ora con l’aiuto del Coni, deve creare una sua nuova struttura, dopodiché prenderà la decisione. Io resto della mia idea, ci vuole prima chiarezza, poi ci si può pensare, anche se il mio obiettivo rimane quello di allenare una squadra di club. Ancora non lo so quale, è tutto in alto mare, bisogna aspettare un paio di mesi. Ora torna la Champions e, a meno che non vengano cambiate le regole, c’è una sola squadra che la vince. Le altre che faranno?”.
Inevitabili alcune domande sull'attuale Champions League. Ancelotti fa la sua disamina: “Juve? La finale è il suo obiettivo, ma l’ho detto prima, quest’anno è più difficile arrivare a Kiev. La lotta è più ampia. Chi mi piace? Come gioco sì, il Manchester City, è la più bella da vedere, ed è anche la più accreditata per la vittoria finale. Però la Champions la conosciamo bene, quello che dici oggi può essere smentito domani. Crisi Real? Per me è difficile pensarlo, probabilmente si è trattato di un po’ di appagamento da parte dei giocatori dopo tutto quello che hanno vinto. A volte è inevitabile. Ma la Champions è l’unica competizione che il Real può vincere e per questo bisogna stare molto attenti a Zidane”.
LA SERIE A – “Solida e continua, questa è la Juve, una squadra che difficilmente sbaglia una partita e ancora più difficilmente sbaglia un periodo. Roma? Solo di recente è mancato qualche risultato. Non so da cosa è dovuto, ma il calcio è così. Possiamo prendere il Real Madrid per spiegare certe situazioni: un mese fa il Real era campione del mondo, sembrava imbattibile, poi è andato giù. Napoli? Quando la Juve ha fame (e ha sempre fame) è difficile da fermare. Ma in campionato il Napoli vola, ha un attacco fortissimo. Lazio? Bella squadra, bel gioco, c’è entusiasmo, ma c’è soprattutto qualità in tutti i reparti, a cominciare dall’attacco con Immobile”.
IL MILAN – “Grande Rino. Sono contento per lui, non ho mai dubitato che riuscisse a trasmettere la sua anima, il suo carattere e la sua grinta a tutti i giocatori. Anzi, al posto loro starei molto attento a non fare mai un passo indietro sotto quel profilo: con Rino non si scherza”.
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