MILAN FASSONE KAKA STADIO / Marco Fassone, ci ha messo la faccia anche in questo martedì che coincide con la data d’inizio del ritiro a Milanello visto lo scarso rendimento del Milan in questa prima parte di stagione: “Eravamo preparati e convinti che potessimo svoltare – ha esordito l'Ad rossonero, come raccolto dall'inviato di Calciomercato.it – Quando le partite finiscono in questo modo forse non hai la lucidità di prendere le decisioni nel modo più corretto e quindi abbiamo deciso di rivederci il giorno successivo. Ci siamo scambiati delle idee e abbiamo ritenuto che non ci fossero nè le condizioni giuste per ritrovarci la sera a festeggiare scambiandoci gli auguri di Natale e quindi abbiamo pensato a questi 4 giorni prima della partita di sabato, che assumono un rilievo speciale per parlarci, stare insieme, scoprire cosa non va e risolvere i problemi, perchè questo gruppo ha bisogno di capire il valore di essere Milan e cosa può rappresentare la sconfitta di domenica. L'abbiamo vissuta come un'umiliazione“.
Altri i temi trattati dal numero 2 di via Aldo Rossi al Mondadori Megastore di Piazza del Duomo a Milano per la presentazione del libro edito da Sperling & Kupfer “Favole portafortuna per tifosi milanisti da 0 a 99 anni” del collega Carlo Pellegatti. Dal tema stadio, “che assume un ruolo fondamentale per una ragione sportiva, ma anche economica e finanziaria” e che, nel caso di San Siro, non è competitivo alle big europee, al ‘no’ sul Voluntary Agreement che “ci farà ricevere delle sanzioni per delle violazioni al Fair Play Finanziario commesse nei tre anni prima che arrivassimo noi”. Fino alla riservatezza della proprietà cinese, invisibile pur a fronte dello scetticismo generale sul management rossonero: “Difficile superare questa riservatezza e secondo me non lo farà. Alla luce dell'ambiente che si sta creando, molto difficile per un cinese da capire, mentre un italiano è normale, ho approfittato della presenza di David Han Li, braccio destro del Presidente, per chiedergli di fare una riunione interna in società con tutti i manager del Milan affinchè potesse spiegare lui il punto di vista della proprietà”.
Infine un pensiero su Kakà, ritiratosi dal calcio nella giornata di domenica e a cui Fassone vorrebbe far vivere la prima esperienza da dirigente a Casa Milan: “L'ho conosciuto meglio 15 giorni fa. Ho speso un'oretta molto intensa con lui e suo papà. Sicuramente prima di Natale credo che ci sarà la possibilità di sentirsi, non solo per scambiarsi gli auguri, ma anche per vedere se le favole durano, continuano, finiscono o, magari ritorneranno”.
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