Torino, Cairo: “Governano i ‘Dilettanti’. Belotti? In estate…”

Ecco le parole del presidente granata, tra campo e futuro della Figc

TORINO CAIRO FIGC / Il Torino è ancora alla ricerca dei propri uomini chiave, con Belotti che deve tornare al 100%, mostrando nuovamente quella fame che lo ha reso uno dei protagonisti dell'ultimo calciomercato. Lo stesso si può dire di Niang, che però deve ancora entrare nel cuore dei tifosi. Dal pareggio contro il Milan alla situazione in Figc, ecco le parole di Cairo, intervenuto a 'Radio Rai': “Sono ben 32 anni che il Torino non vince a Milano, anche se ieri nel finale ci siamo andati vicini. Donnarumma ha fatto un mezzo miracolo, con Montolivo che lo ha emulato. Il pareggio però era forse giusto”.

NIANG – “Capisco che i tifosi non siano ancora felici delle prestazioni di Niang. Oggi sta recuperando la propria condizione, ma pensiamo alla sua annata a Genova. Se ritrova la sua forma, ha uno strapotere che può dare un gran contributo. Non abbiamo ancora avuto il vero Niang, che è solo al 50%”.

SERIE A – “Quella della diminuzione delle squadre è un'ipotesi, ma non credo sia la soluzione giusta. E' vero che in Bundesliga le squadre sono meno ma non è così in Inghilterra e Spagna. Credo la Lega vada gestita da un manager, aumentando le risorse e tenendo il campionato a venti squadre”.

BELOTTI – “Me lo tengo stretto di certo a gennaio. Non so cosa accadrà la prossima estate. C'è sempre la clausola e se qualcuno volesse pagarla, non potrei farei nulla”.

Serie A, nessuna elezione in Figc: Cairo vuole un manager

Quest'oggi, a detta del presidente Cairo, non ci sarà alcune elezione in Figc e, guardando al futuro, il presidente del Torino auspica una gestione manageriale: “Oggi non ci sono i presupposti per le elezioni. Possiamo dire che oggi termina un processo di selezione, con i candidati che verranno presentati. Non credo ci siano i presupposti per eleggere oggi l'amministratore delegato o addirittura il presidente. Modello inglese? Non credo sia giusto che la serie A, che dà risorse importanti allo Stato, debba subire un danno evidente con la non partecipazione ai Mondiali, avendo allo stesso tempo un potere molto limitato nell'elezioni del presidente della Figc. La serie A deve avere maggior voce in capitolo. I dilettanti, col 34%, da sempre governano il calcio”.

CONI – “Non so se si sia giusto effettuare nuovi tagli, dato il contributo che il calcio riesce a dare. Non è giusto e neanche lungimirante. Credo siamo giunti a un momento di rifondazione del nostro sport, non solo guardando al calcio. Alle ultime Olimpiadi non mi sembra siano giunti traguardi straordinari. Nessuno oggi può fare il primo della classe”.