Italia, Ranieri: “Io ct? Il telefono non è squillato!”

L’allenatore del Nantes analizza così la mancata qualificazione degli ‘Azzurri’

ITALIA RANIERI NAZIONALE / Claudio Ranieri, allenatore del Nantes, è intervenuto alla 'Rai' parlando dell'Italia e di un eventuale chiamata per il ruolo di commissario tecnico: “Quando mi avete invitato due settimane fa pensavo di venire qua a parlare dell'Italia ai Mondiali e di Champions League, magari del Nantes. Non ha suonato il mio cellulare. Capisco che per tutti è importante l'allenatore, ma per me è l'ultima delle necessità adesso. In questo momento sono l'allenatore del Nantes. E' logico che essere chiamato dalla tua Nazionale è sempre qualcosa di bello e motivo di orgoglio, ma bisognerebbe chiederlo al Presidente più che a me. Dovrei vedere il programma e non solo: non si può accettare a scatola chiusa senza sapere le cose. C'è stata l'apocalisse, ma dalle ceneri si può ripartire. Ci vuole la volontà da parte di tutti, altrimenti non si riparte. Abbiamo buoni giovani, anni fa c'erano più talenti, adesso c'è Insigne. Nelle 4-5 squadre che lottano per lo scudetto giocano molti stranieri e pochi giovani: la loro esperienza è limitata all'Under 21. Nel girone con la Spagna era ipotizzabile andare agli spareggi. Si è perso per mille motivi, ora bisogna ricostruire: occorre dare a tutto il movimento il tempo per crescere. Bisogna cambiare tanto: io sono sempre fautore della seconda squadra, ma poi dove gioca? I talenti italiani vanno fatti giocare nelle competizioni europee. Francia, Germania, Spagna e Inghilterra hanno fatto grandi cose dopo un flop, noi siamo indietro”