CALCIOMERCATO JUVENTUS MAROTTA / Tra gli artefici del ritorno juventino ai vertici del calcio europeo dopo 'Calciopoli', Giuseppe Marotta ha fatto il punto sui colpi di calciomercato tra passato e futuro. L'amministratore delegato della Juventus, tra i temi affrontati ai microfoni de 'Il Giornale', ha parlato dell'addio estivo che ha obbligato i bianconeri a rivedere i piani: “Quello del brasiliano (Dani Alves, ndr). Fulmine a ciel sereno. Lui ha fatto una scelta che sembrava essere il City, poi è arrivato il Psg. C'è stato un momento di contrasto, perché ho fatto valere il rispetto del professionista nei confronti della Juventus. Perché smontare e ricostruire il giocattolo? E' una sfida. Ovviamente da una parte c'è sempre attenzione alle esigenze finanziarie, ma dall'altra si vuole ottenere il massimo dei risultati sportivi. E' mancata solo la ciliegina, ma gli scudetti e due finali Champions in tre anni promuovono i mercati fatti”. Proiettandosi sulla prossima estate, Marotta ha risposto sui colpi da fare in difesa: “C'è Caldara, ma la carta d'identità dice che qualcosa va fatto. E lo faremo”.
HIGUAIN – “Per Higuain si è creata un'opportunità d'uscita dal Napoli in un momento storico in cui noi abbiamo ritenuto di fare quell'investimento. Ma non si può pensare di farlo tutti gli anni. Quel trasferimento l'abbiamo chiuso prima della definizione del passaggio di Pogba allo United, che era comunque prevedibile e ovviamente ha facilitato l'affare del Pipita”.
Inevitabile una domanda su Leonardo Bonucci, cessione più discussa del recente mercato estivo: “Premetto che l'allenatore non è la causa – spiega Marotta – Eravamo preparati perché nelle discussioni che normalmente si fanno erano emerse delle insoddisfazioni del giocatore”. Parlando del suo futuro, invece, il dirigente ha rasserenato i tifosi juventini: “Il mio percorso non è finito. C'è questa sfida di volere a tutti i costi arrivare alla Champions. Poi non mi vedrei in un'altra società; quando Agnelli lo vorrà, mi vedo in ambito federale”.
MATUIDI – “Strapagato? Non sono d'accordo. Venti milioni più bonus per un giocatore integro fisicamente che aggiunge personalità sono sostenibili. Se si pensa che abbiamo venduto Bonucci a quaranta”.
ZOCCOLO DURO – “Sono convinto che se vuoi vincere in Italia lo zoccolo duro deve essere sempre costituito da italiani. Quando vanno sui campi di provincia, gli stranieri fanno fatica a capire che contro la Juventus ogni squadra esprime sempre il massimo”.
MIGLIORI AFFARI – “Casiraghi venduto alla Juventus di Boniperti: il segno del destino. Cassano portato alla Sampdoria dal Real Madrid: emozione pura perché si trattava di recuperare un talento. L'affare Pogba al Manchester United: la realizzazione professionale”.
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