CHAMPIONS JUVE SPORTING DYBALA MALHEIRO – Quello di questa sera contro lo Sporting Clube de Portugal è un match molto importante per la Juventus. Non solo per quanto riguarda la fase a gironi della Champions League, ma anche per rifarsi dopo un periodo di appannamento che ha portato i bianconeri a -5 dal Napoli capolista in serie A. Per quanto riguarda la massima competizione europea per club, le due squadre sono appaiate a quota 3 punti in classifica alle spalle del Barcellona, in testa a punteggio pieno. Per parlare di questa delicata sfida, abbiamo contattato Rui Malheiro, 'analista de futbol' per 'RTP' e 'Record'. “Penso che la Juventus sia favorita, nonostante il momento che sta vivendo in campionato – ha detto il giornalista portoghese a Calciomercato.it – Il ritorno di Pjanic offre equilibrio e guida nella costruzione del gioco, così come quello di Dybala dal primo minuto innalza immensamente la qualità della squadra. Lo Sporting cercherà di difendere in modo corto, aggressivo e compatto, sfruttando le ripartenze in velocità e le debolezze della Juve che in questo momento fatica a contrastare gli attacchi in profondità. Per questo motivo, dovrebbe giocare titolare Doumbia, calciatore veloce e mobile per attaccare gli spazi. Mentre Bas Dost dovrebbe partire dalla panchina”.
Se non ci saranno cambiamenti dell'ultima ora, le due squadre si affronteranno a specchio: 4-2-3-1 per Allegri e per Jorge Jesus che ha utilizzato questo modulo nel corso di questo inizio di stagione più volte. “Il tecnico dello Sporting punta sul 4-4-2, ma quest'anno nelle partite più complicate è passato al 4-2-3-1, con Bruno Fernandes piazzato dietro all'attaccante di riferimento. La squadra si difende meglio e le ali, Gelson e Acuña, supportano le due fasi con qualità e quantità – spiega Malheiro ai nostri microfoni – In Portogallo, lo Sporting svolge un ruolo dominante, in Champions deve cercare di fare male all'avversario con veloci transizioni offensive, sfruttando la velocità di Doumbia e la qualità di Gelson, bravo a saltare l'uomo. Senza dimenticare le rifiniture di Bruno Fernandes e l'aggressività di Acuña. Oltre alla grandi doti in fase di costruzione di William Carvalho“.
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