Italia, Pirlo: “Con Conte bastavano 20 minuti…”

L’esperto centrocampista ha parlato anche della Serie A

SERIE A PIRLO ITALIA / Andrea Pirlo, centrocampista del New York City, ha parlato del momento del calcio italiano: “Nazionale deludente con la Macedonia? Purtroppo piuttosto male. Era importante fare risultato e si palpava la tensione. Ne è uscita una gara confusionaria e con poche idee – spiega alla 'Gazzetta dello Sport' – Niente Mondiali? Sicuramente sarebbe disastroso per il movimento, che comunque è in ripresa, e per i giocatori, la cui ambizione massima è andare al Mondiale. Crisi? Il calcio italiano non è malato. E’ vero che ci sono state due brutte uscite al Mondiale, ma nel mezzo abbiamo disputato due ottimi Europei con una finale e un buon piazzamento in Francia. C’è un cambio generazionale in corso come hanno avuto pure Germania, Francia e la stessa Spagna. Poi arriva un periodo più prolifico e ricominci a vincere”.

I SINGOLI – “Verratti In difficoltà? Perché ha tante responsabilità, riflettori puntati sempre addosso, anche per la questione mercato di quest’estate con il Barcellona. Così alla prima partita sbagliata iniziano le critiche. Se mi somiglia? Giochiamo in ruoli simili con caratteristiche diverse. Balotelli recuperabile? Dipende da lui. Se segna, come sta facendo adesso, ha sicuramente la possibilità di tornare. Ma quelle poi sono scelte dell’allenatore”.

VENTURA – “All’inizio con il 3-5-2 come Conte aveva fatto delle prove discrete, poi con il cambio di modulo è andata così così. Conte? Impressionante la sua cura dei particolari. Riesce a darti comunque spiegazioni convincenti. Una sua lezione di 20’ al video vale tre giorni di allenamento: capisci subito al volo che cosa devi fare. Negli anni poi è migliorato, con questa voglia di vincere e fare tutto al massimo. Uno dei più bravi in assoluto”.

ALLENATORI – “Eventuale esonerodi Montella? Mi auguro di no. Il Milan ha una squadra nuova: dura mettere insieme 20 uomini. Ci vogliono tempo e fiducia anche se i risultati non arriveranno subito. Sarri? Il Napoli è quella che gioca meglio in Italia ed è fra le migliori in Europa. Vederla in campo è puro divertimento”.

SERIE A – “Juve ancora la più forte? Sì, lo è. E ha la consapevolezza di esserlo. E’ piena di bravi giocatori, vincerà il campionato e andrà lontano pure in Europa. Inter? La sto osservando con interesse, farà bene. Spalletti mi piace, e anche i nerazzurri hanno bisogno di tempo per capire che cosa chiede. Per ora non entusiasma, ma fa risultato. Giuste le critiche a Bonucci? No. E’ normale che per ora non renda come alla Juventus. Hanno iniziato da poco, gioca in una società diversa, con compagni e movimenti nuovi, cambiando modulo. E’ il miglior difensore d’Italia e uno dei più forti d’Europa, ma anche lui ha bisogno di tempo per ambientarsi”.