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Milan, difesa da incubo: le statistiche di Montella

Una analisi sulle esperienze con Roma, Catania, Sampdoria e Fiorentina

MILAN ROMA FIORENTINA SAMPDORIA MONTELLA / Quattro vittorie e due sconfitte, dieci gol fatti e otto subiti. E' il bilancio del Milan in queste prime sei giornate di campionato, che vedono la squadra di Vincenzo Montella già al centro di critiche per un gioco non collaudato e alcune prestazioni deludenti nonostante il dispendioso calciomercato estivo. Ieri a Genova è arrivato un meritato 0 a 2 contro la Sampdoria, giacché i rossoneri non sono riusciti e tirare nemmeno una volta nello specchio della porta avversaria. Le ultime news Milan vedono i tifosi innservositi, con Montella nel mirino dei social, reo di non aver ancora fatto esprimere al meglio alcuni nuovi acquisti, come André Silva (rimasto anche ieri in panchina), Biglia, Bonucci e Calhanoglu. Nonostante una carriera iniziata già sette anni fa in massima serie, per alcuni sostenitori non sembra essere lui l'allenatore giusto per riportare ai vertici la società milanese. Calciomercato.it fa il punto sulle statistiche della carriera di Montella tra Roma, Catania, Fiorentina, Sampdoria e Milan.

Milan, le statistiche con Montella

Arrivato al Mian un anno fa circa, nella prima stagione Montella ha vissuto momenti positivi e altri negativi. Dopo un inizio altalenante, i rossoneri inanellarono una serie di risultati convincenti che si protrasse fino a metà gennaio, mentre nel girone di ritorno ci furono diverse battute d'arresto. Nel mezzo la vittoria in finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, primo e finora unico trofeo da allenatore vinto dall'ex 'Aeroplanino'. Con 63 punti (frutto di 18 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte) il risultato finale fu il sesto posto, che ha poi consentito di giocarsi la qualificazione all'Europa League. In 38 partite di campionato, però, i gol presi furono ben 45 (media di 1,18 gol presi a partita), mentre quelli fatti 57 (media di 1,5 gol fatti a partita). In percentuale, invece, la media di vittorie su partite giocate fu 46,34. Così, dopo aver rifondato la squadra con l'acquisto di calciatori sulla carta molto validi, quest'anno la dirigenza si aspettava un cambio di rotta, cosa non avvenuta, almeno stando ai numeri già citati: con 12 punti per ora è al sesto posto, con la Samp (che ha una gara in meno) alle sue spalle. Infine, la difesa a tre del Milan è poco convincente, così come le prestazioni di alcuni singoli. L'assetto della squadra col nuovo 3-5-2, infatti, è stato indicato tra gli errori di Montella, in quanto limita elementi importanti come Suso e Musacchio.

Fiorentina, le statistiche del triennio di Montella

Positivo può sicuramente definirsi il triennio vissuto da Montella a Firenze tra il 2012 e il 2015. In tre campionati arrivarono tre quarti posti consecutivi, oltre ad alcune prestazioni entusiasmanti anche in campo europeo, dove nel 2014-2015 i viola si fermarono in semifinale di Europa League. Nel primo anno Montella raggiunse la sua miglior media vittorie in carriera, con 57,14% di successi tra campionato e Coppa Italia: 70 i punti conquistati in Serie A (21 vittorie, 7 pareggi, 10 sconfitte), con una media di 1,89 gol fatti a partita e 1,1 gol subiti. Nel secondo anno, invece, i punti furono 65, calò di poco la media gol fatti, mentre fu identica quella dei gol subiti; 52,73 fu la percentuale di vittorie. Nell'ultima stagione coi viola, invece, complice anche l'ottimo cammino in campo europeo, la squadra ebbe un leggero calo di rendimento in campionato, fattore che non inlfluì molto, considerando il quarto posto finale. La media vittorie, però, si assestò sul 50%, mentre furono 63 le reti subite in totale.

Le statistiche di Montella tra Roma, Catania e Sampdoria

La nuova carriera di Montella iniziò dove finì quella da calciatore. In seguito alle dimissioni di Ranieri nel febbraio 2011 la Roma decise di affidargli la panchina. Il tecnico portò la squadra al sesto posto (7 vittorie, 3 pareggi, 3 sconfitte) con una media vittorie del 43,75%. Rimasto senza squadra dopo l'arrivo di Luis Enrique a fine campionato, decise di accettare la proposta del Catania, che con lui conquistò l'undicesimo posto, con una media di 1,28 punti, 1,28 gol fatti e 1,40 gol subiti a partita in stagione. Decisamente deludente, invece, fu la parentesi alla Sampdoria dopo il triennio a Firenze. Chiamato il 15 novembre 2015 per riportare la squadra nella prima metà della classifica, riuscì solo a condurla verso una salvezza complicata, frutto di 6 vittorie, 6 pareggi e 14 sconfitte con lui in panchina. La media vittorie fu solo del 22,22%, i gol fatti solo 1,07 a partita e quelli subiti 1,70. Così, le parti decisero di non proseguire insieme a fine stagione, quando arrivò la chiamata del Milan, club che ora attende risultati migliori.

Mario D'Amiano

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