PREMIER TOP FLOP / La quinta giornata di Premier League si è aperta con la vittoria del Bournemouth. Defoe si è finalmente sbloccato, ma decisivo è stato l'ingresso di Ibe. Volano le due di Manchester: il City annienta il Watford 6-0 in trasferta, mentre lo United asfalta l'Everton in casa: 4-0. Perde punti invece il Tottenham, che non va oltre lo 0-0 contro lo Swansea, trascinato dalle parate di Fabianski. Non si fanno male Chelsea e Arsenal: il derby di Londra finisce 0-0.
I TOP:
AGUERO (Manchester City): Vero mattatore della gara. Apre le danze della sfida contro il Watford e conclude la gara con una tripletta. Fornisce una fantastica prestazione, condita anche da un assist e manda un chiaro segnale a Sampaoli in ottica nazionale: difficile fare a meno di un giocatore così.
FABIANSKI (Swansea): Assoluto protagonista nella trasferta contro il Tottenham. Il portiere polacco, forse in ricordo dei tempi passati all'Arsenal, vive il tutto come se fosse un derby e nega agli 'Spurs' la gioia del gol. Si fa trovare sempre pronto e attento in ogni circostanza.
IBE (Bournemouth): Gioca solo 25 minuti ma gliene bastano 8 per risultare decisivo. L'ex gioiellino del Liverpool entra al 65' e spacca letteralmente la partita. La rimonta dei 'Cherries' è soprattutto merito suo. Con un fantastico colpo di tacco imbecca Surman per il provvisorio 1-1, poi smarca Defoe per il 2-1 finale.
I FLOP:
GOMES (Watford): Come tutta la squadra, in particolar modo la difesa, vive una giornata no. Il portiere brasiliano però ha grandi colpe in occasione dei gol di Otamendi e Aguero. Dimostra poca reattività ed è piuttosto lento nei movimenti.
SCHNEIDERLIN (Everton): L'ex di turno offre una prestazione decisamente sottotono. Al contrario di Rooney, che appare combattivo, il centrocampista francese non riesce a prendere in mano il centrocampo dei 'Toffees' e affonda con tutta la squadra. Come se non bastasse causa pure il rigore su Martial che arrotonda ancora di più il punteggio finale.
DAVID LUIZ (Chelsea): Non gioca neppure una brutta gara, anzi appare il più lucido nella retroguardia 'Blues'. Tutto questo però fino al black-out che sopraggiugne all'87' quando, con un entataccia su Kolasinac, si prende giustamente un rosso diretto. Fortunatamente la gamba del bosniaco non è a contatto con il terreno, altrimenti si sarebbe dovuto fermare in infermeria più del previsto. Un gesto scellerato che pagherà a caro prezzo, più precisamente con tre gare di squalifica.
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