ITALIA INSIGNE / Non solo Ventura. Dopo la brutta sconfitta contro la Spagna è finito nel mirino della critica di giornalisti e non anche Lorenzo Insigne. Quella di Gianni Rivera è stata forse la più 'cattiva', “la numero 10 ormai non conta più come prima, la indossano anche i portieri. La può mettere chiunque…”, le parole dell'ex fuoriclasse italiano a cui ha prontamente risposto proprio l'attaccante del Napoli, con cui ha rinnovato fino al 2022 due mesi prima l'inizio del calciomercato estivo: “Le critiche le lascio agli altri – ha detto ai microfoni di 'Sky Sport' – Cerco di fare sempre il massimo e quando ho indossato nelle precedenti gare la maglia numero 10 dell’Italia tutti mi avevano esaltato”.
A difesa di Insigne si è schierato suo fratello Roberto, ora in prestito al Parma: “Lorenzo l’ho sentito ed ho visto anche la partita. Hanno detto che la maglia numero 10 ormai la indossano tutti, a me viene da dire adesso di calcio parlano tutti – le sue esternazioni a 'Radio Crc' – Tatticamente e tecnicamente l’Italia è fortissima, poi con la Spagna si è perso e la colpa è stata di mio fratello, ma lui non gioca da solo. Lorenzo passa sopra le critiche, mi ha detto solo che giocherà ancora come sa fare e gli ho chiesto la maglia, nulla di più – ha aggiunto in conclusione per le news Italia – La Nazionale ha perso contro la Spagna, non contro una squadretta e se la squadra ha giocato male è perché è stata la Spagna a costringere gli azzurri a giocare male”.
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