Italia, Verratti: “Neymar? Ero scettico. Su Ventura…”

Il regista della Nazionale non ha ancora chiaro il proprio ruolo

ITALIA VERRATTI NEYMAR PSG SPAGNA / Un'estate chiave per Marco Verratti, accostato a svariati club in questo calciomercato, con Barcellona e Juventus che l'avrebbero felicemente accolto tra le proprie fila, e invece rimasto al Psg: “Mi sono confrontato col club, – dichiara a 'La Stampa' – perchè c'erano cose che non andavano o che non erano chiare. Ora sono felice di far parte di un grande progetto, tra i più ambiziosi in Europa”.

NEYMAR – “Dani Alves mi aveva detto che poteva arrivare al Psg ma ero un po' scettico. Invece alla fine è arrivato e ora abbiamo più chance di vincere la Champions League. Vogliamo portare un'intera città ai vertici del calcio europeo. E' la nostra sfida”.

Italia, una lunga estate per Verratti

Tante le voci sul suo conto e poi il cambio di procuratore. Ecco in che termini parla il regista italiano dei mesi trascorsi, ritrovandosi ora in ritiro con Ventura, sempre al centro delle news Italia “E' stato un periodo un po' difficile. A un certo punto in Francia non contava più scrivere il vero, ma quel che si voleva. Sono uscite cose che non avevo detto. Sono ancora amico del mio ex procuratore, ma ci sono state delle cose che non mi sono andate bene. Alla fine mi sono presto la responsabilità di questa scelta”.

ITALIA – “Ognuno ha il suo ruolo e deve rispettarlo. A Parigi ho più libertà. Da trequartista in azzurro potrei stare più vicino alla porta ma se perdi palla, contro la Spagna, è difficile rivederla. Non ho ancora capito però come voglia schierarmi Ventura (ride ndr)”.

BERNABEU – “Nessuna ansia. Mi preparo sereno, come sempre, pensando di divertirmi. Giocheremo in un grande stadio, senza nulla da perdere. E' meglio dover vincere, un motivo in più per dare il 100%”.

SPAGNA – “I giorni seguenti il 6-2 sono stati quasi un incubo. Da allora però ho più voglia di vincere. Da piccolo mi piaceva tantissimo Xabi, uno che cambiava il Barcelona e la Nazionale. Iniesta? Non è bello fare paragoni e poi Iniesta è Iniesta”.