Milan, Borini: “Vivo da inglese, datemi tempo”

L’attaccante di Montella parla del suo passaggio dalla Premier alla serie A

MILAN BORINI SERIE A PREMIER / Dopo otto anni in Premier League, Borini ha fatto ritorno in serie A. Ha scelto il Milan per ripartire, provando a mettersi in mostra e dimostrare di poter essere protagonista in questo ambizioso progetto di rinascita rossonero. Intervistato da 'Forza Milan', ha parlato del suo passato e delle ultime news Milan alla corte di Montella. Il sito ufficiale del club riporta un'anteprima dell'intervista ed ecco quanto evidenziato da Calciomercato.it: “Dopo l'Inghilterra quando sento una frase senza grazie o per favore, è come se non fosse completa. Ho già avvertito mia moglie. Non è maleducazione ma gli italiani sono fatti così”.

INIZI – “Ho capito che il calcio sarebbe diventato il mio lavoro quando sono andato al Chelsea. Ho lasciato famiglia e studi, dato che il mio indirizzo non esisteva in Inghilterra. I dirigenti mi avevano avvertito di una possibile crisi, che ho vissuto poi dopo tre mesi. Avevo nostalgia di casa e stava prendendo il sopravvento su tutto. I miei genitori mi hanno spinto a continuare ed è stata la scelta giusta. Ormai vivo da inglese. Mia moglie è inglese e parliamo la sua lingua in casa. Anche fuori le mura domestiche mi viene naturale”.

Milan, Borini parla del suo ritorno

Ha solo 26 anni Borini ma una carriera già molto lunga. Intende ora vivere la seconda parte in Italia, dando il massimo e conquistando successi: “Il ritorno è stato molto positivo. C'è tanta attenzione a ogni cosa si faccia qui al Milan. Si va oltre l'aspetto calcistico. E' come ripartire con nuove idee e ci vorrà un po' per abituarmi”.

SERIE A – “In Italia ho giocato troppo poco per fare un paragone tra il calcio d'allora e quello odierno. In questi anni in Inghilterra il ritmo si è alzato e qui pare sia invece più ragionato. E' un'altra cosa cui dovrò abituarmi”.

LAVORO – “Non avessi fatto il calciatore sarei tornato a scuola. L'indirizzo era quello giusto. Il mondo immobiliare e l'architettura mi piacciono molto. Ho delle proprietà che ho poi arredato personalmente. Ecco quale sarebbe la mia vita alternativa”.