INTER FIORENTINA CONFERENZA SPALLETTI / Vigilia di campionato e ovviamente tutte le news Inter sono rivolte alla sfida tra i nerazzurri e la Fiorentina: ne parla in conferenza stampa Luciano Spalletti che si sofferma anche sulle ultime di calciomercato. Vi offriamo in diretta le dichiarazioni del tecnico di Certaldo.
ASPETTATIVE – “Stamattina ho visto titoli che si ricomincia, siamo di nuovo dentro una cosa che emoziona tutti. Mi aspetto che i nostri calciatori racchiudano nella prestazione le qualità che vuole lo sportivo in generale del calcio. Poi si andrà a parlare in maniera specifica dell'Inter ma è il calcio in generale che dà emozione a tutti, anche agli avversari. Ti emoziona ad andarli a ritrovare. Il calcio è una cosa molto bella e ricominciare deve dare delle sensazioni a tutti, ai calciatori ancora di più. A loro avevo chiesto di amare i nostri colori, lo spirito di appartenenza, l'orgoglio della nostra storia: bisogna avere tutte queste cose qui. Abbiamo avuto 40 giorni per iniziare a conoscerci, per intraprendere questa strada che non sappiamo dove ci porterà ma dobbiamo percorrerla con emozione, orgoglio, appartenenza”.
MERCATO – “Posso dire che i calciatori sono la nostra forza. In questo periodo sono stato chiamato in causa come un elemento importante di questa squadra, ma in questo caso bisogna accendere i riflettori sui calciatori. Sono loro la nostra garanzia, la nostra polizza di assicurazione in questo campionato. Abbiamo buoni calciatori e grandi uomini. A noi capiterà anche di essere in difficoltà perché il campionato lo impone a chiunque, ma sono sicuro che i nostri avversari dovranno sputare tutto il sangue sportivo che hanno dentro e non gli basterà. I nostri calciatori sono determinati a mandare un messaggio chiaro inequivocabile. Sento parlare di 50 mila presenze domani sera: è un tesoro importantissimo che non dobbiamo disperdere”.
GRIGLIA DI PARTENZA – “Non risponde volentieri a queste domande. Tirate a fare il fenomeno e il fallito. Non funziona così. Noi lavoriamo in maniera seria. Il calcio è un cuore unico dove ci siamo tutti dentro a pulsare. Di conseguenza bisogna fare le cose seriamente, con responsabilità. Bisogna andare a proporre il meglio e cercare di andare anche oltre il meglio. Sono i calciatori che devono avere le attenzioni, a me lasciatemi stare: più mi lasciate perdere, meglio è. Solo attraverso i calciatori che posso avere visibilità: sono loro i protagonisti, loro che determineranno i titoli dei giornali. Hanno qualità, le vogliono esprimere. Mi avevano parlato di una squadra fragile, invece i nostri calciatori sono capaci”.
DIETRO ICARDI – “Ne ho cinque, sono fortunatissimo. Ci sono Borja Valero, Brozovic, Joao Mario, Eder, Jovetic e qualcuno ce lo possiamo anche inventare. Dipende sempre dalla squadra: se costruisce bene, il trequartista può rifinire bene. La squadra non si spezzetta, è un blocco unico. Non andrò mai addosso ha un calciatore o esalterò un altro”.
MILAN – “Ha fatto una buonissima campagna acquisti, ha preso un numero importanti di calciatori nuovi e Montella saprà assemblarli. Anche la Lazio è una squadra forte e ha fatto vedere il suo valore vincendo la Supercoppa contro la più forte. Sono tranquillo perché ho una squadra forte, una squadra che mi ha fatto vedere che posso stare tranquillo e posso dire lo stesso anche dei miei calciatori. Li vedo emozionati come me. Si vuole correre verso la soddisfazione dei nostri sportivi”.
MODULO – “Lei è convinto che i gol dipendano dal numero di punte, non è così: è sempre un discorso di squadra. Segnale? A chi? Agli avversari? Il segnale è se teniamo la palla nella loro metà campo. L'essenziale è fare un certo numero di gol, non che l'abbia fatto chi risponde più al telefono degli altri e gli si dà mezzo voto in più degli altri. Si gioca di squadra”.
ICARDI – “Sta bene, anche se gli manca un po' di minutaggio. Se lui riuscirà a mantenere la condizione elevata per 95 minuti lo vedremo durante la partita. Ma ci sono altri che faranno altrettanto e non faranno rimpiangere Mauro quando non ci sarà”.
PERISIC – “Gli ha parlato la società, gli ho parlato io e per stare qui dentro bisogna essere tutti vogliosi di ascoltare il ragionamento degli altri. Perisic è uno dei calciatori che deve dare qualcosa in più oltre al totale delle qualità individuali. E lui dopo il confronto iniziale non ho più avuto avvisaglie di questo genere. Ivan è uno di quelli che finito l'allenamento si ferma a fare il suo programma in palestra. E' uno dei più professionali che c'è. Ha fatto dei recuperi di posizione che fanno solo quelli che hanno un sentimento vero per la squadra”.
COSA MANCA – “Quando si scrive si raccontano delle cose e soprattutto di estate. Voi nello scrivere dei nomi dei giocatori sui giornali riuscite a coinvolgere tutti. Ci ero cascato anche io: quando ho sentito dire arriva Vidal, arriva Sanchez, sono andato giù al cancello per vedere se arrivavano. La società a me non ha promesso nulla, sentivo questi nomi e questi cifre e ho pensato: 'Non è che stavolta sono uno di quelli buoni e posso allenare questi bravi, oltre a quelli che ho'. Poi mi sono dovuto dare un pizzicotto”.
FPF E VAR – “Il fairplay finanziario è una cosa da rivedere. Corretto da usare, ma in modo diverso. Suning si muove bene e investe nel nostro calcio. Non mi piace che alcuni giocatori, magari in campo in campionato prima della fine del mercato, corrano il rischio di cambiare poi squadra. Ringrazio inoltre Rosetti che ci ha presentato le novità del VAR. Questa regola spinge poi ad avere il tempo effettivo, considerando le eventuali interruzioni per 4-5 volte a partita. E con il Milan si è visto. Le cinque sostituzioni potrebbero rappresentare una regola doverosa, ma poi che spettacolo sarebbe? Diverso rispetto al consueto. Noi, e parlo in generale, vogliamo attirare ancor più movimento attorno al pallone. Un mondo bellissimo, il calcio è il cuore del mondo”.
FUTURO CANDREVA – “Voglio tenere Candreva, la società ha la stessa idea. Antonio non ha dato alcun sintomo differente, pertanto andiamo avanti. Poi non so quello che potrà accadere, perché il Chelsea potrebbe esserci. Poi voi siete bravi ad anticipare queste cose. Cancelo e Schick? Dobbiamo pensare alla gara di domani, sono felice di quelli che giocheranno contro la Fiorentina. Poi, se dovessero arrivare entrambi, parleremo anche di loro. Ma ora penso a quelli che ci sono. Promesse? Sono abbastanza contento perché ho conosciuto meglio la mia squadra. Poi ho letto tantissimi nomi, ma il mercato che la società ha portato avanti mi è piaciuto: è un mercato al quale sono da sempre abituato”.
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