Milan, Bonucci: “Io come Pirlo. Allegri? Episodi già prima di Oporto”

Il difensore spiega la scelta di lasciare la Juventus per accasarsi in rossonero

MILAN BONUCCI JUVENTUS – Dopo l'affaire Neymar, è la trattativa che ha fatto più discutere e che ha sorpreso tifosi e opinione pubblica in questa finestra del calciomercato. Leonardo Bonucci è il fiore all'occhiello del calciomercato Milan, con il 'Diavolo' pronto a rilanciarsi dopo un'estate che ha portato una vera e propria rivoluzione a Milanello. Il difensore della nazionale spiege il suo addio alla Juventus: “Mi ha fatto un po' strano vederla davanti la Tv, ma ormai è il passato. Il presente ed il futuro si chiama Milan. Spero di fare nel Milan quello ciò che Andrea Pirlo ha fatto alla Juventus, con il percorso inverso ovviamente – ha dichiarato Bonucci a 'La Gazzetta dello Sport' – Ringrazio la Juve per quello che mi ha dato, con loro sono diventato uno dei più migliori difensori al mondo, ma quando fai certe scelte poi ti prendi la responsabilità e hai le tue conseguenze”.

News Milan, la verità di Bonucci sull'addio alla Juventus e Allegri

“La Juve ed Allegri durante l'ultima stagione hanno fatto scelte ben precise ed io le ho fatte di conseguenza. Di certo le mie valutazioni non erano più quelle del passato, ma la scelta è stata condivisa con il club, quindi non è solo farina del mio sacco. Tutto parte da Oporto, ma c'erano stati alcuni episodi già prima, magari meno eclatanti. Ritrovarmi Allegri in Nazionale? Se così dev'essere, sarà. Siamo tutti professionisti, nessun problema. Rapporti con gli ex compagni? Certo, ho fatto ieri gli auguri a Chiellini e poi con alcuni di loro c'è un percorso comune in Nazionale”.

SCELTA MILAN – “Credevo ci sarebbe stato un po’ più di scetticismo nei miei confronti. Questo entusiasmo mi spinge a dare ancora di più. Non vedo l’ora di debuttare a 'San Siro'. La fascia di capitano è una responsabilità importante: darò tutto me stesso per difendere questa maglia dal primo all’ultimo minuto di ogni partita. Ho scelto il Milan perché aveva il progetto più ambizioso e io vivo di sfide. Fassone e Mirabelli mi hanno fatto sentire importante e mi volevano fortemente, altrimenti la trattativa non sarebbe durata solo 48 ore. D'altra parte, gli amori o nascono subito o non nascono mai. E non è certo una questione di soldi: a chi mi dà del mercenario rispondo che avevo richieste anche dall'estero dove avrei guadagnato di più. Montella? E’ un tecnico molto intelligente, ha un futuro da grande allenatore. Spero di poter vincere con lui. La sua idea di calcio è molto buona, non avevo mai visto nessuno impostare così il gioco con una difesa a quattro”.

FUTURO E POLEMICHE – “In questo club mi ci vedo a lungo e questo mi stimola ad essere ancora più 'cattivo'. Se mi facessi condizionare dai commenti sui social, nel 2011 avrei lasciato la Juve ed oggi non sarei qui al Milan. Mi hanno insultato perché ho cambiato maglia, ma sui social la gente è libera di dire la propria e non provo rancore. Io posso mettere a disposizione carisma ed esperienza, ma è la squadra che ti fa diventare tale. Ho avuto la fortuna di aver imparato da grandi leader come Buffon, Del Piero e Chiellini. Per il resto, il segreto è fare gruppo nelle piccole cose, nei dettagli. Il Milan merita di tornare in alto ed è questo che la società ci ha chiesto. Giocherò ancora 6-7 anni, poi alleno. E' qualcosa che mi ha trasmesso Antonio Conte, mi vedo un po' come lui. E poi voglio alzare un trofeo anche da tecnico”.