CALCIOMERCATO MILAN MONTELLA / L'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport' propone una lunga intervista all'allenatore del Milan Vincenzo Montella sul calciomercato Milan estivo e non solo. Il tecnico rossonero ha parlato anche del destino di calciomercato di Niang (“Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene. Non c’è motivo per non credere in lui, dipende più che altro da M’Baye”).
CALCIOMERCATO ESTIVO – “La mia è stata, ed è ancora, un’estate da sognatore. Ma il bello è che i miei sogni sono stati esauditi, e non è finita qui. Magari può fare scalpore il numero di giocatori acquistati e le cifre spese, resta il fatto che il club sta facendo qualcosa di straordinario. Questa è una squadra che rimarrà nel tempo, e non si svaluterà nel tempo. Anche se il mister sarà un incapace… Quando ho appreso del budget ho iniziato a sognare, e lungo le settimane non capivo come acquisti e soldi si potessero moltiplicare così. È stato fatto più di quanto pensassi. Il focus principale è sul centravanti e poi magari su una punta esterna e una mezzala. Ma la fretta di prima non c’è più. Il mio centravanti ideale deve combinare diverse cose: senso del gol, gol sporchi e saper giocare per la squadra.Il mercato concordato col club, con cui ho condiviso il progetto di un mix fra giovani di talento e gente di esperienza. Se ti vuoi avvicinare al Napoli, che gioca il calcio migliore d’Europa, devi fare un mercato aggressivo per forza. È presto per dire se il gap con Roma e Napoli è stato annullato, ma non dobbiamo nasconderci. E l’entusiasmo va alimentato e mantenuto”.
MONTELLA IN PANCHINA – “Mai avuto dubbi sulla mia permanenza, mai avuto nulla di diverso in mente che non fosse il Milan, anche perché dal club sentivo quotidianamente una stima sincera e netta. Fassone ha detto che il Milan nel 2022 punta a essere fra i top 5 club mondiali? Sia in termini affettivi che professionali mi piacerebbe molto essere io a condurre in porto tutto questo, arrivare a questo traguardo”.
ROSA – “La qualità si è alzata moltissimo. Prendete per esempio Niang, ha fatto una partita strepitosa. Ha un profilo molto importante, può diventare un giocatore di altissimo livello, ma deve migliorare nella gestione di se stesso quando le cose vanno bene. Non c’è motivo per non credere in lui, dipende più che altro da M’Baye”.
ANDRE' SILVA – “Ha potenzialità infinite, può diventare un giocatore di spessore internazionale, è solo questione di tempo”.
BONUCCI – “Mandavo a Mirabelli almeno dieci messaggi al giorno, con tre sole parole. Buongiorno, o buonasera, direttore: Bonucci. È un professionista altamente competitivo, con la mentalità e il suo modo di pensare è riuscito a ottimizzare al massimo il suo motore. Sarà un esempio per i giovani. Non so se senza di lui la Juve si sia indebolita, ma di certo noi ci siamo rinforzati. Non credo possa essere una figura ingombrante nello spogliatoio: solo chi lo vede ingombrante a priori lo può percepire come una minaccia. La difesa a 3 mi intriga, mi piace come idea, ma devo dire che con questi giocatori possiamo davvero usare tanti sistemi. Ho l’imbarazzo della scelta”.
EUROPA LEAGUE – “Ci tengo molto e devo dire che temo più le prime partite che la fase a gironi. La onoreremo fino alla fine, e dai quarti in poi si avvicina molto alla Champions”.
SCUDETTO – “Ancelotti ha detto che il Milan è da Scudetto? Lo ringrazio, ma non nell’imminente. Ora è un miraggio, anche se non bisogna mai porre limiti alle ambizioni. (…) Fra mille giorni mi auguro che lo Scudetto non sia più un miraggio”.
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