Milan, Mirabelli: “Niente ristoranti, siamo chiari. Donnarumma…”

Il ds rossonero ha parlato anche delle prossime mosse: “Dobbiamo completare la squadra”

MILAN MIRABELLI ACQUISTI RINNOVO DONNARUMMA / Dieci acquisti e “non abbiamo ancora fatto niente”. Massimiliano Mirabelli è uno dei protagonisti assoluti del calciomercato Milan, ma è consapevole che il lavoro non è ancora terminato: “Sappiamo di dover completare la squadra e di dover cedere qualcuno. Fino al 31 agosto, ultimo giorno di mercato, qua non si respira”, ha ammesso il ds del 'Diavolo' a 'Sport Week', l'inserto settimanale de 'La Gazzetta dello Sport'. Una lunga intervista dove il dirigente rossonero ha parlato delle prossime mosse, ma ha svelato anche qualche retroscena su Donnarumma.

Milan, Mirabelli: “Facciamo tutto alla luce del sole. Donnarumma ha rinunciato a tanti soldi”

INIZI – “Dico la verità, quando Fassone mi ha proposto di seguirlo ho detto sì a lui, più che al progetto. Siamo stati in ballo per mesi, prima che la nuova proprietà rilevasse il club da Silvio Berlusconi. Poteva anche andare tutto all'aria. Ma ormai io e Fassone avevamo deciso di diventare una coppia di fatto. Essere trasparenti coi tifosi. Sui social e non solo spieghiamo loro chiaramente come ci muoviamo e in quale direzione. Facciamo tutto alla luce del sole, a partire dalla sede delle trattative di mercato: a casa nostra, Casa Milan. All'inizio dirigenti e procuratori non sapevano neanche l’indirizzo. Il fatto è che noi non andiamo a nasconderci negli alberghi o nei ristoranti per trattare un giocatore. Non abbiamo segreti. Poi può anche andare male, ma io ho imparato che anche da una sconfitta puoi uscire vincitore, se hai tenuto la schiena dritta. E tenere la schiena dritta è un altro impegno preciso ne confronti di chi ci sostiene”. 

DONNARUMMA – “Considero il suo rinnovo al pari di un acquisto, ed è quello che finora mi ha dato maggior soddisfazione. Dal primo giorno in cui siamo entrati al Milan eravamo consapevoli della grana che andavamo a prenderci. Alla fine siamo riusciti a firmare il rinnovo alle nostre condizioni e Gigio ha rinunciato a tantissimi soldi, più del doppio di quelli che gli offrivamo noi, pur di restare al Milan. L'offerta del Psg di 14 milioni era vera. E non solo quella”.

AGENTI – “Rispettiamo il lavoro di tutti, ma non vogliamo essere sottoposti a ricatti. Le commissioni ai procuratori vanno pagate in un certo tipo di affari, quando cioè il giocatore si trasferisce da una società all’altra e non quando c’è un rinnovo. Noi preferiamo sbagliare dopo aver visto con i nostri occhi. Visioniamo più volte un giocatore prima di decidere se fa al caso nostro. E solo dopo chiedo chi è il suo procuratore. Non è l’agente che mi propone il suo assistito. A noi interessa tenere separati e distinti i ruoli. Io per per il Milan faccio tutto, e, se questo mi fa diventare scorbutico, diventerò scorbutico. Però a cena con Mino Raiola ci andrei. E pagherei io”.