BONUCCI JUVENTUS MILAN / Parliamoci chiaro: un affare si fa se conviene a tutti. Anche se ti sembra di quelli impossibili, se quando ti arriva all'orecchio la soffiata non la ritieni credibile perché non tornano i numeri e le ambizioni. Questo affare conviene a tutti. Il classico esempio di calciomercato. Certo, è il discorso dell'ottimista che vede il bicchiere mezzo pieno, ma proviamo a ragionarci insieme. La Juventus lascia partire una delle colonne su cui ha fondato il proprio dominio in Italia e la risalita in Europa. Non lo fa certo a cuor leggero, ma lo fa con alcune consapevolezze. Prima su tutte un rapporto ormai non più idilliaco fra il giocatore e l'allenatore Allegri e qualche frizione di troppo con l'ambiente. Nulla di irreparabile ma sono quelle cose che ti fanno guardare intorno in cerca di opportunità. Poi l'età: la Juve (e Bonucci) sono di fronte a un bivio. O cambia ora o rimanere a vita (praticamente). E a fronte di un giocatore importantissimo che se ne va, importantissima è anche la valutazione economica. Circa 40 milioni di euro, tutti di plusvalenza e un ingaggio molto pesante (da 6 netti, ndr) che non deve essere più corrisposto. Di fatto la Juventus 'guadagna' da questa operazione quasi 90 milioni di euro (ingaggio al lordo compreso): un'offerta praticamente irrinunciabile.
Come irrinunciabile è l'offerta del Milan per Bonucci. Sei milioni e mezzo netti più bonus, più diritti di immagine, arriviamo a sfiorare gli otto. La consapevolezza di essere il più pagato in Italia (come stipendio), il difensore più pagato della storia in Serie A, l'ottavo (più o meno) nel mondo. A 30 anni. E una nuova sfida: prendere per mano il Milan e riportarlo dove vuole tornare: ai vertici in Italia e in Champions. Poteva aspettare l'offerta del Manchester City o del Chelsea perché quello è il suo livello? Può darsi: ma se non fosse arrivata? Avreste lasciato voi tutto questo (non solo una questione economica) per una scommessa? E neanche per il calciomercato Milan tutto questo è una follia. Il club rossonero ha bisogno di leader per tornare subito vincente. Di giocatori pronti, che sappiano cosa significa essere al top. Ha costruito una base molto importante con giocatori di primissima fascia. Ora stanno arrivando quelli che fanno la differenza: Donnarumma (con il rinnovo), Bonucci, Biglia e l'attaccante. Kalinic (a questo punto il più probabile per una questione di costi), Belotti o Aubameyang che invece sarebbro altri volti da copertina. Il Milan ha bisogno non solo tecnicamente di uno alla Bonucci ma anche mediaticamente: ha bisogno anche dei nomi, per vendere magliette per tornare ad essere grande, per far capire che è tornato. Bonucci è tutto questo. Per tutti. Ed è per questi che tutti hanno fatto l'affare.
Luca Marchetti
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